Leonardo e il Futurismo, secondo Finazzer Flory

da La Voce di New York
Intervista con Leonardo.
Finazzer Flory porta il genio di da Vinci a teatro, dagli States all'Expo


In tour negli USA con il titolo Being Leonardo, il nuovo spettacolo del registra, attore e drammaturgo Finazzer Flory, mette in scena un'impossibile intervista a da Vinci. La piece sarà a New York il 21 aprile. In attesa di vederlo in scena, anche La VOCE ha intervistato il genio toscano


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Prima uno spettacolo sul Futurismo, poi Leonardo: cos'hanno in comune?
C'è una connessione: l'estetica delle macchine e la passione di Leonardo per il volo. Insieme al fatto che amava il progresso. E mai genio fu più veloce di lui nel dare forma alle sue invenzioni. Lo si potrebbe definire un proto-futurista. Il suo tenere insieme l'arte e la scienza ci dice molto. Arte per Leonardo significa saper fare; scienza significa avere coscienza del bisogno di conoscenza. La scienza è ricerca. L'arte è saper fare. Noi conosciamo i capolavori di Leonardo ma conosciamo poco il Leonardo scienziato. Tuttavia non avremmo il pittore senza lo scienziato e non avremmo lo scienziato senza l'inventore. Nella sua opera la mano è del pittore, il pensiero è dello scienziato.
Il Futurismo è stato un movimento che ha portato grande innovazione nel linguaggio artistico. E Leonardo è stato l'innovatore per eccellenza. Qual era il suo pensiero su arte e innovazione?
Nelle parole di Leonardo, nessuna cosa si può amare né odiare se non si ha una grande cognizione di questa. Secondo punto: Leonardo si definisce inventore e interprete della natura e degli uomini. Terzo: per Leonardo la pittura ha il primato sulle altre arti. Perché più universale l'arte è, più richiama la nostra attenzione. E la pittura è un linguaggio universale ancora più della musica perché, secondo Leonardo, il senso della vista è più importante dell'udito perché ci soddisfa di più, perché con l'occhio possiamo abbracciare le bellezze del mondo.