Lenin, Stalin e l'avanguardia distrutta

Casalino Pierluigi

Lenin sosteneva a parole ciò che distruggeva con i fatti. Ma anche le parole hanno la loro storia e sotto un regime dispiega le sue idee in una struttura rigida, non è facile sbarazzarsi delle parole dei creatori ufficiali della dottrina. Non a caso nella Russia sovietica le argomentazioni imperniate sul concetto di società asiatica continuarono ad essere apertamente formulate finché i "socialisti soggettivi" (membri della "Vecchia Guardia") contrastarono deliberatamente l'egemonia della nuova democrazia totalitaria. E del resto, anche Stalin, che ereditò l'incipiente stato di apparato di Lenin, ereditò e sviluppò pure la propensione di Lenin a distruggere le verità fastidiose, anche quando queste verità erano state espresse da Marx e da Engels o da Lenin stesso. Circa poi l'affermazione che Stalin fosse l'interprete di Marx, occorre dire che tale circostanza stimolò un certo numero di storici della società russa, dal punto di vista  della nuova burocrazia totalitaria della Russia definita un pericolo esplosivo. Stalin aveva già avvertito il pericolo negli ultimi anni Venti, ma forse si era reso conto della difficoltà di abbandonare un'idea chiave di Marx che ara ancora professata da autorevoli vecchi bolscevichi. E' significativo, a questo proposito, il fatto che solo dopo le Grandi Purghe, che liquidarono la maggior parte di questi tradizionalisti, Stalin osò mettere mano sull'affermazione marxiana sul metodo di produzione asiatico. Ma non era forse anche Stalin un vecchio bolscevico? Stalin, a dire il vero, si era formato nell'ambito del marxismo ortodosso e aveva più volte condannato il sistema semi-asiatico della Russia contemporanea. Ma Stalin aveva scritto questo sotto l'influenza di Lenin. E alla lunga Stalin non solo confermò il sistema semi-asiatico in Russia, ma ne esaltò anche il carattere feudale. La mancanza di rigore intellettuale e la sua smisurata ambizione ed il suo cinismo facilitarono Stalin nel perseguimento dei suoi fini senza alcuna preoccupazione di coerenza. a ciò aggiunse il ritorno di fiamma grande russo in vista di un crescente ripiegamento ed appiattimento della Russia nella visione imperiale di sempre.
19.02.2014