Scienziati, non aruspici
Nel Trecento, Carlo, duca di Calabria e primogenito del re Roberto D'Angiò, consegnò all'Inquisizione l'astrologo Cecco d'Ascoli a causa di un oroscopo negativo sulla figlia Giovanna, futura regina di Napoli. Detto fra noi, sospetto che più che un oroscopo, sarebbe bastato un poco di buon senso e di psicologia per capire di che pasta fosse fatta Giovanna.
In ogni modo, l'Inquisizione bruciò a fuoco lento il povere Cecco, a causa della superstizione. Dopo circa settecento anni, non è che le cose siano cambiate molto.
In Italia si condannano scienziati, a causa della loro onestà intellettuale, perchè non azzardano previsioni infondate.
A tal senso, do visibilità ad un intervento di Roby Guerra (da eccolanotiziaquotidiana)
C. Il Canto Oscuro