*su estense com ottimo e insolito (per Ferrara), eretico intervento del blogger Lorenzo Barbieri, giovanissimo e-ma certamente colmo di talento, una interessante "penna-idea" (nota di Asino Rosso)
Elezioni e democrazia? non diciamo scemenze
*di LORENZO BARBIERIPotrebbe essere stato tutto inutile, anzi lo è stato!
Soldi, sempre i nostri, e autorevolezza, spesso confusa con autoreferenzialità, si sono rivelati strumenti inefficaci per “restituire la parola ai cittadini” perché sconfessati dal più classico degli adagi siculi “mugghi commannari che futtiri”.
Non è un caso che la partitocrazia del Continente sia in febbrile attesa per ciò che capiterà tra 7 giorni nell’Isola e che dalle urne sicule scaturirà quantomeno il quadro delle alleanze lombarde e laziali.
Tutto ciò riguarda l’apparente preservazione della fauna partitica che si inalbera sulle regole.
Regole generali, quelle elettorali, frutto, nonostante febbrili rincorse in Traslatlantico (modello “A Fra che ti serve?”), per cercare l’aborto più che la nascita di un nuovo sistema.
In fondo il porcellum fa comodo a tutti.
Dal PD, che guarda caso ha già incominciato le incerte primarie senza sapere il modello elettorale (segno abbastanza eloquente) sino ad un plastico PdL, che più di paracadute avrebbe bisogno di puntellamenti.
E mentre si cerca di trovare il bandolo della matassa, si idolatra il semplice aumento dell’IVA di un punto (Tremonti in delega aveva stabilito due) e surrettiziamente ci si vedrà alzare l’IMU per compensare gl’ennesimi tagli ai trasferimenti, per nascondere quanto Amato avrebbe, già da tempo, dovuto portare: un bel DPR sull’art. 49, così da evitare ipocrisie generali e mettere paletti normativi alle nostre consultazioni, sempre un po’, eufemisticamente, raffazzonate... C
estense com blog
http://www.estense.com/?p=252730
Soldi, sempre i nostri, e autorevolezza, spesso confusa con autoreferenzialità, si sono rivelati strumenti inefficaci per “restituire la parola ai cittadini” perché sconfessati dal più classico degli adagi siculi “mugghi commannari che futtiri”.
Non è un caso che la partitocrazia del Continente sia in febbrile attesa per ciò che capiterà tra 7 giorni nell’Isola e che dalle urne sicule scaturirà quantomeno il quadro delle alleanze lombarde e laziali.
Tutto ciò riguarda l’apparente preservazione della fauna partitica che si inalbera sulle regole.
Regole generali, quelle elettorali, frutto, nonostante febbrili rincorse in Traslatlantico (modello “A Fra che ti serve?”), per cercare l’aborto più che la nascita di un nuovo sistema.
In fondo il porcellum fa comodo a tutti.
Dal PD, che guarda caso ha già incominciato le incerte primarie senza sapere il modello elettorale (segno abbastanza eloquente) sino ad un plastico PdL, che più di paracadute avrebbe bisogno di puntellamenti.
E mentre si cerca di trovare il bandolo della matassa, si idolatra il semplice aumento dell’IVA di un punto (Tremonti in delega aveva stabilito due) e surrettiziamente ci si vedrà alzare l’IMU per compensare gl’ennesimi tagli ai trasferimenti, per nascondere quanto Amato avrebbe, già da tempo, dovuto portare: un bel DPR sull’art. 49, così da evitare ipocrisie generali e mettere paletti normativi alle nostre consultazioni, sempre un po’, eufemisticamente, raffazzonate... C
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