Angelo Giubileo-Filosofo-ZeitGeist Technology...

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SE RESTIAMO UMANI
A quarantottore dall'insediamento di Donald Trump, ciò che più risalta è l'atteggiamento quasi stupefatto degli avversari politici, immaginando che si sentano ancora traditi e senz'altro abbandonati dal sistema di potere tecnologico, che finora li aveva condotti o guidati all'apice del potere.
Potremmo così pensare all'insorgenza di un nuovo patto di potere tra il mondo della politica e cioè del potere "temporale" e il mondo della scienza e piuttosto della tecnologia.
Fenomeno che, in vero, si è manifestato nell'attualità comune da almeno oltre mezzo secolo. Un fenomeno concernente un avanzamento della scienza, tale da sostituire progressivamente - al vertice del potere unico della piramide - quello che da sempre era stato invece il potere "spirituale" della fede, parola o mito che dir si voglia.
Il processo, che qui diciamo di vera e propria sostituzione, ha avuto senz'altro inizio oltre un secolo fa e di esso, già dopo qualche decennio, nel 1958, la filosofa Hannah Arendt diceva lucidamente: "... La capacità di agire, almeno nel senso della liberazione di processi, è ancora con noi, sebbene sia diventata la prerogativa esclusiva degli scienziati, che hanno allargato il dominio della presenza umana al punto di estinguere l'antica barriera protettiva tra la natura e il mondo umano" (H. Arendt, Vita activa).
Essenzialmente, si tratta qui della stessa capacità di agire che l'umanità, da più tempo, ha indirizzato al man-tenimento del cosiddetto "bene comune", man-tenimento mediato dal potere sia "temporale" che "spirituale"; in virtù di un patto "tra la natura e il mondo umano"; patto che, altresì in effetti, avrebbe e ha man-tenuto, come si è detto, "l'antica barriera protettiva".
Ora: questa "barriera" non è stata distrutta, ma è stata comunque superata. Sono stati cioè superati i confini della separazione "tra la natura e il mondo umano" - tra ciò che il maestro della Arendt, Martin Heidegger, definiva come "l'oblio dell'essere" e cioè la differenza tra l'essere e l'ente -, innanzitutto e tanto per fare il maggiore e più significativo esempio, per ciò che riguarda "l'antica barriera protettiva" del corpo, sia "materiale" che "spirituale". Basti qui accennare agli studi e agli interventi riguardanti in genere l'eugenetica e in specie il DNA. A cui si aggiungono altresì gli studi e gli interventi in materia di intelligenza artificiale.
E allora? È forse auspicabile per il destino dell'umanità, e quindi per la scienza, tornare indietro? Riscoprire o meglio "dis-velare", nel senso heideggeriano del termine, pienamente o compiutamente la natura "spirituale" del rapporto "tra la natura e il mondo umano", e così conferirle un maggiore potere? Oppure affidarsi al rinnovato e antico "potere della tecnica"?
Nell'uno o nell'altro caso o in tutti i casi, senza però dimenticare che la scelta o meglio le scelte si concretizzano in una medesima capacità di agire ovvero, come ancora saggiamente ci ha illustrato la Arendt, quell'esclusiva "capacità di produrre vicende e storie, che insieme formano la fonte da cui scaturisce il significato che illumina l'esistenza umana" (op. cit.).
Angelo Giubileo
 
* Sante parole di Giubileo, filosofo, riguardo un prevedibile Trend dei Secolo 20 e 21 anche; come ben diceva lo stesso lungimirante Piero Angela, purtroppo ancora poco noto in Italia e Europa come nuova struttura o persino paradigma essenziale....Futurismo Space