Ganzaroli-Bunches: LA VIDEOPOESIA DELL'ARTE ELETTRONICA, OGGI

 

Le videopoesie di Maurizio Ganzaroli con i testi di Monia Gavioli e con la voce dell'attrice e artista Ericka Bunches. Prima proiezione esclusiva al Leon D'oro venerdì 1 dicembre a partire dalle ore 18.30, cui seguirà la presentazione del libro IL RUMORE DELLA MIA ANIMA di Monia Gavioli.
La videoarte nasce nel 1956 a merito dell'artista Nam June Pike come cosa unica con l'arte elettronica. Semplici video ma che avrebbero rivoluzionato il mondo dell'arte moderna, in special modo quando nel 1972 presso il centro audio video di Ferrara inaugurato da Lola Bonora, nacque e si delineò in modo preciso la videoarte come metodo espressivo dell'arte moderna. 
La videopoesia divenne quindi un'evoluzione di questo tipo di arte, unendo musica, parole e immagini.
I filmati spesso raccontano una sottostoria rispetto al testo della poesia che va assaporata con gli occhi, mentre la musica accompagna o sottolinea il testo.
L'artista Maurizio Ganzaroli ha un suo personale stile per realizzare queste opere molto evocative e filmiche.
Si occupa della realizzazione di videoarte da circa 15 anni oltre che di prodotti video di ogni genere, rimasto estremamente impressionato dai video underground, dagli screen test di Warhol e dalla videoarte creata proprio a ridosso del Palazzo dei Diamanti dove è nato, Ganzaroli ha conosciuto negli anni artisti che hanno saputo usare i video per ampliare la propria arte.
Da Marina Abramovic a Andy Warhol, da Mario Sasso a Maurizio Camerani ed altri, tutti questi artisti hanno lasciato profondi imput in Ganzaroli che hanno creato le fondamenta per le sue opere video che da 5 anni vengono proiettate al Roma/corto Festival.




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Roberto Guerra