La venuta dell'IA di Giovanni Battista Quinto

di Giovanni Battista Quinto


D'istinto allontano il mio cuore dal mondo ingrigito,
portandomi in là nel rosso che accende di colpo un dolce tramonto;
nel cielo che incanta il pensiero con schizzi di viola;
nel fiore dorato che, umile, chiede a gran voce la VERITA'.
Non schivo il progresso, ma vedo nell'oltre un gran paradosso,
la fine di un sogno, un fatale regresso, il successo del falso,
il trionfo dell'ozio, d'un agire insensato, sleale, corrotto!
S'espande, ineluttabile, l'opacità, nella già altezzosa società.
Questo è solo l'inizio! l'incubo inatteso, eccolo qua:
la venuta dell'IA, la quale lestamente produrrà illimitata mediocrità.


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Roberto Guerra