Ferrara, Medoro e le biblioteche, altri sintomi del paziente PD

Ora anche Gulinelli  sotto tiro, da parte della solita opposizone  . questa si- ridicola- che pretende dopo la svolta politica evidentemente di decidere ancora le dinamiche   scambiando certe progettualità tutte astratte (e a suo tempo meramente propagandistiche) in nome della sua volontà politica naturalmente superiore. Cioè rovesciano i livelli normali di qualsiasi progettualità, prima i progetti poi la macchina (e non volontà..) politica! La Biblioteca pretesa dentro una Caserma di Polizia, ecc. era ridicola, un non sense, tra l'altro. Ennesima confusione sull' interpellanza  evidenziata dai soliti "dialettici"  pieddini o sindacalesi  sul discorso bibliotecario- personale in generale,  mera pseudocritica politichese,  in precedenza, visto che certi pensionamenti mica sono apparsi istantaneamente   ma prevedibili da tempo, il PD- quand'era al governo locale, mai se ne è preoccupato, neppure i loro geniali "progettisti".  In realtà, ancora una volta,  tutto quel che fa la nuova giunta, in necessaria vera discontinuità, a priori, come un programma predifinito,  non va bene,  opposizioni incapaci anche per  deficit cognitivi di qualsivoglia critica costruttiva. Tra  le righe il solito ostracismo mal celato verso Sgarbi , sempre reo di essere il miglior critico d'arte italiano, mentre loro solo politicanti bolliti e terminati dal voto elettorale.  Infine ancor una volta nel linguaggio  definire ridicole  e basta le affermazioni di un rappresentante istituzionale conferma chi istiga in realtà all'odio, sempre i "rossi" contrariamente alla vulgata buonista. Anche perché  una vera sinistra che oggi non esiste neppure vede quel che invece  a questa giunta potrebbe legittimamente contestare, in generale (ma altra questione), vale a dire ad esempio  un visione del futuro  meno conservatrice   post l'attuale necessaria  e legittima stagione terapeutica per  cicatrizzare tutti i danni generati dal PD in dieci anni di mandato globalmente degradante e penalizzante la città e la vita quotidiana (leggi migranti e sottosvilupp) dei ferraresi.