Alice Tavoni, Vento e Parole (e se balbetto) (Armando editore, 2019) Recensione

VENTO E PAROLE (e se balbetto?)  Alice Tavoni

Pagine 16, pezzo 7,00 euro

Una breve, gradevolissima storia che racconta la balbuzie infantile con intelligenza e sensibilità. Una favola a colori che, dando voce a un bambino balbuziente, affronta questo argomento cercando di alleggerirne la portata, pur non negandone la complessità. L'invito dell'Autrice – rivolto a chi vive questo disagio, ma più in generale a tutti i bambini che percepiscono come problematica la propria diversità – è quello di cercare di uscire da un atteggiamento di isolamento difensivo. E il tema che attraversa la vicenda narrata è, nella sostanza, anche quello dell'inclusione. Niccolò, il piccolo protagonista del libro, dopo un rimprovero comincia a balbettare e si chiude in una dimensione di insicurezza. Saranno l'aiuto di un'amichetta, la fuga in un sogno e la presenza rassicurante del suo amato cane a restituirgli fiducia permettendogli di relativizzare il proprio imbarazzo e di andare a una festa, ritrovando il piacere della socialità uscendo simbolicamente dalla solitudine.

ALICE TAVONI, nata nel 1972 a Pisa, dove vive e lavora, si occupa di arte, grafica e illustrazione. Laureata in Conservazione dei Beni Culturali e specializzata in Storia dell'Arte, ha successivamente approfondito, attraverso stage e corsi di perfezionamento, l'interesse per il settore della tutela e della promozione dei Beni Culturali. Lavora presso il Sistema Museale dell'Università di Pisa. Ha pubblicato articoli, recensioni e ha curato allestimenti espositivi e cataloghi di mostre. Coltiva da tempo la passione per i libri destinati al pubblico dei bambini, ambito al quale si dedica come autrice e come illustratrice.


Recensione di Roby Guerra


Bella favola "scientifica" dell'autrice, esperta in storia dell'arte e parallelamente scrittrice e illustratrici di libri per l'infanzia.

In questo caso una moderna fiaba con protagonista un bambino balbuziente, problematica forse sottovalutata  socialmente  in un epoca dove le Parole  sono percepite eccessivamente come Sovrane, quindi per  soggetti  anche piccoli  balbuzienti penalizzanti ancora di più durante lo sviluppo della personalità, l'infanzia e l'adolescenza stessa. Il linguaggio dovrebbe essere almeno  fino alla maturità una piacevole sorpresa e invece,  anche a scuola e  con i compagni di gioco  diventa una probabile corsa a ostacoli. 

L'autrice attraverso il sempre terapeutico linguaggio simbolico ( di cui fin dalla psicoanalisi - Fromm e quasi tutti- fino alle contemporanee scienze cognitive  (Intelligenza Artificiale e Neuroscienze incluse)  è dimostrato il valore speciale non solo estetico) distilla una raffinata e "magica"  storia per i bambini futuri adulti, "accompagnando" lo "sfortunato" protagonista in un viaggio creativo e vincente.

La voce scrittura in certo senso narrante è immediatamente persuasiva,  si trasforma in ulteriore protagonista della trama , molto visiva e visuale, come un  film.  Come una dolce amica bambina e un sogno non a caso benefico come personificato.  

La festa agognata e temuta diventa un rito di iniziazione giustamente leggero e  la balbuzie-problema è sconfitta dall' Immagine- leitmotiv  significante che letteralmente riformatta la parola per forza incompiuta, indicando anche altre strategie di buona socializzazione assieme al linguaggio parola stesso. Il tutto,   cifra creativa dell'autrice, con ulteriore sostenibilissima leggerezza- una fiaba artificio-  dell'essere.. Bambino destinato a diventare il Futuro...


INFO

https://www.libreriauniversitaria.it/vento-parole-se-balbetto-tavoni/libro/9788860812193