ARMANDO EDITORE, INTERVISTA A DAVIDE GRANDI PER IL SAGGIO “NEL MONDO DEI SOGNI E DEI QUANTI (Novità 12 2018)



di R. Guerra

D) Davide, dopo diversi libri di spicco, sempre sulla Fisica Quantistica e i suoi effetti sulla mente contemporanea, ora ci appare un testo per la Armando Editore di Roma, casa editrice storica per le scienze psicologiche e sociali del nostro bel paese.
Ci pare …. un testo programmatico?
Dietro ai miei testi, più che un programma c'è un intento, quello di far comprendere a chi è pronto o è alla ricerca di informazioni utili alla sua evoluzione, sia come essere materiale che come essere spirituale, cosa si cela nel mondo che noi ogni giorno osserviamo e con cui interagiamo.
Questo intento lo vivo come una missione, perché mi sembra giusto che ciò che io ho conosciuto, visto e percepito possano vederlo anche altri, in modo da poter loro permettere di divenire consapevoli di come stanno le cose, e non di come credono che stiano, così che possano diventare gli unici registi della propria vita.


D) Tra letteratura e saggistica il tuo libro è anche una sorta di manuale di divulgazione scientifica contemporanea sperimentale, e forse anche un "romanzo" di scienza, quella scienza ancora spesso ignorata colpevolmente dai letterati, concordi?
Sì, concordo, infatti spesso spiego alle mie conferenze che ciò di cui parlo non è farina del mio sacco, ma il frutto di un lavoro immane di numerosi studiosi derivanti da ogni parte del mondo e da ogni ramo scientifico e non (fisica, matematica, psicanalisi, neurologia, astronomia, biologia, medicina, farmacologia, erboristeria, nutrizione, parapsicologia, scienze occulte, esoterismo, spiritualismo, religione, elettronica e informatica) che ha avuto inizio verso la metà del 1600 con gli studi sulla luce da parte di Isaac Newton, che teorizzò la luce come un elemento corpuscolare, e Christiaan Huygens, che la teorizzò come un elemento ondulatorio. Un lavoro che però sembrò arenarsi lì, ma che poi riprese vita a metà del 1800 con gli studi di James Clerk Maxwell sull'elettricità, il magnetismo e la luce, il quale, nel 1864, rese ufficiali quattro equazioni, delle nove elaborate, che provavano che il campo elettromagnetico era l'espressione di entrambe le tre forze.
Sul finire dell'1800, Rudolf Hertz scoprì le onde radio e nel 1905 Albert Einstein, su un intuizione avvenuta due anni prima da parte del fisico Max Planck, scoprì il quanto di luce. Questa particella poteva essere materia o energia sotto forma di onda, si sta parlando di fisica e metafisica. Scoperta che diede ragione ad entrambi i fisici del 1600, Newton e Huygens.
L'unico merito che mi sento di prendere è quello di avere la capacità di filtrare concetti difficili e renderli comprensibili, semplicemente perché, a causa delle esperienze iniziate già da quando avevo sei anni e proseguite fino ai giorni nostri, li ho compresi io stesso.


D) In questa opera letteraria hai parlato di sogni e quantistica, collegando la mente e il cosmo, come mai?
Ci sono ormai numerosi studi che hanno dato prova dell'altissima similitudine che vi è tra il cervello e il cosmo e del collegamento neuronale cerebrale e il collegamento tra gli elementi materiali cosmici. Questa specie di rete energetica che collega tutto la dice lunga sul fatto che tutto è uno, e che la separazione è solo mera illusione.
Stuart Hameroff e Roger Penrose sono tra i pionieri di questa teoria che ora non è più utopia, ma pura prova fondata.
I sogni sono elementi luminosi che si formano nel cervello, gli stessi elementi che sono esistenti nel cosmo e che possono avere una derivazione naturale o organica, stiamo parlando di quanti di luce. Il collasso della funzione d'onda che avviene nel "vuoto" cerebrale avviene allo stesso modo nel vuoto cosmico, solo con tempistiche diverse, in quanto nel cosmo le temperature sono molto basse, invece nel cervello sono alte.



Mail priva di virus. www.avg.com