di B. Guerrazzi
Futurismo e giornalismo, sempre a Ferrara rapporti conflittuali, almeno a livello di pennivendoli cartacei, a volte anche paradossali. Grave contestare a Ferrara, il simulacro Forza Italia, al passo di gambero attuale nazionalle, nei fatti il miglior alleato dei resti del PD - come poi resti del berlusconismo, elezioni recenti e sondaggi attuali docet (al di là a Ferrara- poi stranamente- di figure mica banali come Fonasini soprattutto e la Peruzzo- rispetto ai veri vertici lcoali di Foza Italia, non si capisce che ci stanno a afer, anzichè smarcarsi e confluire con Fratelli d'Italia o la Lega...).
Aggiungiamoci poi nell'ordine: il moderatismo stucchevole eveteroconservatore anche psicomentale del limitatissimo in senso ciberculturale paradirettore locale del Carlino, tal C. Bendin, certo condizionamento culturale del solito montiano scrittore R. Pazzi - una redazione culturale di deboli carrieristi velleitari senza nomi decenti - come sorprendersi di certe censure culturali e persino diversamente piccolo ma non banale business?
E' il caso dell'editing eBook Asino Rosso, attivo da un anno e mezzo, oltre 20 preziosi libri digitali, tutti autori mica localistici ad esempio e del Mibact! lo scrittore P. Bruni e il premio Urania S. Battisti ecc.), quasi tutti, nonostante puntuali segnalazioni ignorati e omessi: già il curatore è il pur noto in Italia neofuturista R. Guerra e l'editing segnalato anche su Rai News, oltre che La Zona Morta e pur normalmente segnalato da altra stampa local (ad esempio estense com e ferrara italia...).
Trattasi infine poi di inserti digitali a cura del giornale blog omonimo - attoivo dal 2018, segnalato con recensioni anche dalla principale editoria nazionale!
Ferara stazione di ferrara: Bendin si merita (e anche un certo S. Lolli- ombra grigia letteralmente ultralocal della testata ex di un certo Prezzolini-almeno a Ferrara....- ) un chapeau a 5 stelle, vaffa....(noi restiamo eleganti....).
La questione grave è che- in un città villaggio d'arte dove i ferraresi leggono poco on line e quindi si fanno opinioni via cartacei- così il (sic!) liberale Bendin danneggia commercialmente sia l'editore web sia gli autori che mica son pinco pallini. A Ferrara capita anche questo...che importa - PD tristemente docet- la meritocrazia subordinata al localism mentale regressivo?