Il Dandy 2.0 rinascimentale Davide Foschi: dopo il Festival del Nuovo Rinascimento di Trento



di Roberto  Guerra



Davide Foschi è già da tempo artista contemporaneo affermato e di originale complessità e personalità culturale. Special Guest editoriali con Giorgio Mondadori e critiche autorevoli d'esperti d'arte quali Marinacci e altri - che sempre ne evidenziano l'archetipo consapevole nella sua dimensione conoscitiva (e pragmatica) di un certo Leonardo da Vinci.
Basterebbe a un singolo artista creativo per attraversare già con certo cromatismo azzurro il proprio divenire presente e futuro.
Va da sé l'artista Foschi, come noto, da tempo gioca la propria scommessa di nuova bellezza, caratterizzata da una icona significante post avanguardie storiche (il futurismo e il surrealismo in particolare) ma ri-connesse a La Forme, la Tekne (per sottrarre le avanguardie del nostro tempo anche a certo manierismo e gallerismo simulacro neppure criptiche) anche in senso metasociale e (qua proprio come le avanguardie) a più livelli. Con la fondazione dell'avanguardia stessa cosiddetta Metateismo, con il lancio del Centro Leonardo da Vinci, sempre a Milano, sorta di laboratorio globale, e il festival del Nuovo Rinascimento come apice periodico (a partire, dal 2016 (Milano), 2017 (Lucca) e quasi come annuncio della Primavera in questo primo Mese di Marzo ( e fino a inizio aprile) 2018 (Trento, a due passi dal Mart di Rovereto...). 
Non ultimo, nel marasma spesso effimero dei Social Network, Foschi (rara dinamica) ha dribblato anche i limiti strutturali delle sirene del web, per così dire, fin troppo assolutistiche e fuorvianti in merito, con una costante ed efficace creazione di una Rete dinamica, aperta e in progress, culminata con un vero e proprio Magazine SN,  Yuman Design 2NR e altre costanti sinergie culturali e pragmatiche mediatiche . (Sempre supportato dalla Coach del Movimento  R. Maspero  , dalla stessa S. Romito, scrittrice e conduttrice radiofonica e altri).  
Foschi insomma non è solo un artista contemporaneo di fama ma anche un vero e proprio art director per la Ricostruzione dell'Universo postrinascimentale e "posmoderno",  degnissimo pilota di una specie di metaforica autospaziale alla E. Musk......
Il messaggio medium più specificatamente psicoestetico è sintetizzato nei Manifesti del Nuovo Rinascimento e negli altrettanto periodici quasi aggiornamenti "Evoluzionari" con cui interviene puntualmente su temi culturali global.
In questo breve "software" miriamo a sottolineare certa natura significante di Davide Foschi che, nella crisi delle ideologie, con i suoi obiettivi (e del Movimento) di reinventare parallelamente la Bellezza archetipica se non persino memetica, sia la nuova terribile moderna bellezza, forse è ancora troppo poco nota. 
Ovvero, certo (per dirla con il Wittgenstein di Pensieri Diversi) suo gioco linguistico culturale ricorda eccome (e in chiave digitale 2.0 e persino  creativamente futuribile e posthuman) - in quanto e come lo scienziato decifra oggi il genoma, non quindi studiano solo il DNA ma, tacito o meno per gli effetti dinamici di tali scoperte, il campo stesso "sociobiologico" certa stagione (definita da F. Rella atopica) ancora tutta da disibernare, postromantica, post preraffaellita, culminata nel meraviglioso saggio politico di un certo Oscar Wilde "L'Anima dell'Uomo sotto il Socialismo, The Soul of Man under the Socialism); un Wilde che non caso parlava eccome di English Renaissance...
Ecco Il Davide Foschi 2.0 e per certe vie archetipiche e criptiche criptate (come poi la sua opera diversamente misterica principale, sia altri suoi lavori - apparentemente non tanti- ma combinatoria elevata autodiretta- in realtà probabilmente segreti nel segreto-  molti altri celati intenzionalmente...)  Dandy digital renaissance del nostro tempo, la sua produzione artistica del movimento (che coinvolge, come noto molte altre figure autorevoli, da Pupi Avati a Pierfranco Bruni ecc.) evoca una special politik del futuro prossimo che riassiumiamo con le parole dello stesso Wilde, nella stessa attesa di una prossima codificazione sociale della dimensione estetica esplorata da Foschi e altre parallele contemporanee in Italia (solo certa miseria pseudoartistica e di certa criptica o Gallerismo o Mercato dell'arte, media inclusi, specchio della Povera Italia attuale, frena attualmente tale salto evoluzionario della Nuova Rete estetica italiana...):

"IL PRESENTE E' CIO' CHE L'UOMO NON DOVREBBE ESSERE. IL FUTURO E' CIO' CHE SONO GLI ARTISTI. IL FUTURO APPARTIENE AL DANDY. SARANNO GLI ANIMI SQUISITI A GOVERNARE".