Trump senza veli (Armando editore) *RECENSIONE

di Roberto Guerra


TRUMP SENZA VELI. STORIA DI UN PRESIDENTE INASPETTATO DI JOHN K. WILSON (ARMANDO EDITORE) 

"La personalità di Donald Trump è poliedrica e composita: c'è il Trump razzista, il Trump sessista, il Trump in bancarotta, il Trump bugiardo, il Trump paranoico, il Trump incapace, il Trump imbroglione, il Trump prepotente e molto altro. In questo volume, agile ma accuratamente documentato, Trump viene messo a nudo: la verità dietro lo sfarzo.È stato definito salvatore dell'America, un demagogo e un po- tenziale dittatore. È pertanto necessario conoscere i fatti che lo riguardano. 

John K. Wilson autore di numerosi saggi, è co-direttore di AcademeBlog.org e direttore di Illinois Academe"


Il libro è datato a un anno fa, quindi molto interessante in chiave retrospettiva, a dispetto e "rispetto" precognitivo in certo senso della scelta di campo non propriamente favorevole a Trump del noto autore americano posizionato a modo suo sulle altrettante note opzioni radical chic statunitensi fin dall'elezione a sorpresa di Donald Trump (o meglio fin dalla sua discesa in campo presidenziale).

Già perchè, dopo un anno difficile confutare apparentemente le brevi lapidarie analisi di Wilson dai titoli dei capitoli fin troppo espliciti. Come persino flagranti (ma fin troppo...) gli esempi e la caratterorologia psicologica del presidente attuale Usa.


Il Trump narcisista, bullista, sessista, razzista, bugiardo, assolutamente incoerente e sembra privo di una qualsiasi mappa lineare, dopo oltre un anno scatena ancora politologi e mass media che mai hanno digerito la libera elezione del Presidente repubblicano (persino in tal senso atipico...).


In tal senso la biografia di Trump è un piccolo capolavoro di raro giornalismo politico e metapolitico piacevolissima da leggere... ma fin troppo..


E alla fine, come poi e come un boomerang gran parte delle ripetitive critiche a Trump da certo mondo liberal oltre oceano o in Europa o dalla fu sinistra in Italia, ecco che anche il libro di Wilson come effetti collaterali da un lato si autoelide nella strana nascente proprietà emergente – per così dire- di un Trump a modo suo, ma anche oggettivo, vincente: il mistero di un uomo giudicato quasi folle da tanti e forse troppi si trasforma in un mistero meno prevedibile e di segno quasi opposto.


Il Russia Gate e il Muro nel Messico e la battaglia all'Islam e i i clandestini americani, il Trump quasi in bordo pagina sugli stessi scandali del sex gate denunciati da Asia Argento e poi porno star e dive o divette del cinema eccetera, per non parlare della guerra stessa a parole addirittura nucleare con il giovane leader coreano Kim, la recentissima stretta potenziale su Amazon e la religione tecnologica – leggi corpooration elettroniche- a prima vista sembrano le prove empiriche sia del libro anticipatorio di Wilson sia anche di (come spesso pure si afferma) di un Trump anche in almeno Pre Parkinson: pure.. si trasformano pare in dinamiche al contrario di iperbolica normalità e di una stranissima politica puramente virtuale (nelle sue giravolte e contraddizioni) che pure genera scenari reali potenziali o anche già concreti clamorosamente – bisogna pur dirlo in democrazia- positivi.


Già si vociferava di uno staff speciale per Donald Trump che ha consentito al "Ciccione" di vincere le elezioni contro i media gli intellettuali e la grande finanza... (stranamente alleati): ovvero di maghi dell'informatica pubblcitaria e dei cosiddetti Big Data.


Ecco, magari Trump è davvero anche un uomo tutt'oggi pericoloso, ma sempre più i fatti (boom economico negli Usa, diminuzione della conflittualità migrantica in Usa, l'Europa sempre più lateralmente smascherata nella sua decadenza e impotenza storica, nuovo disgelo con Putin e la Russia – al di là delle stesse ufficiali sanzioni o delle rappreseglaie attuali sugli OO7 -) forse segnalano al contrario altro.


Tutto vero, riassumendo, o quasi, l'impietosa biografia di Wilson, che paradossalmente, eludendo gli effetti tecno big data sulla mente umana e le dinamiche sociali, accentuando solo i link caratteriali di Trump insostenibili, ne ha tracciato una sorta di risognanza magnetica speciale, laddove l'ambivalenza poi delle passioni e delle pulsioni umane in fondo sono irriducibili e indivisibili, il bene e il male – questo poi nel postumano – temi di relativismo estremo.

Molto semplicemente, come infine altri trend anche in Europa e in Italia, Trump incarna certo zeit geist forse pericoloso ma che forse esprime semplicemente la fine della politica e il ritorno dei popoli – contro le caste - continentali e d'oltre oceano, appiattite sul politicamente, l'economicamente e anche l'umanamente corretto a livelli fobici..: ricordando che democrazia significa governo e consenso del popolo, non delle elite....


Info

http://www.armando.it/trump-senza-veli