di Benito Guerrazzi
Lo scandalo infinito dell'Ospedale di Cona continua a replicarsi come una vera e propria epidemia postuma. Di questi giorni la news dei parcheggi a pagamento, peraltro mica un creazionismo alla ferrarese, già previsti da contrattualità pre-esistenti da anni. E secondo il solito copione simulacro ferrarese, le solite ciarle o quasi per risolvere la questione e neutralizzare questo ennesimo scempio per la comunità ferrarese. I media stessi ferrarese, fino all'annuncio, naturalmente omertosi, altro che giornalismo d'anticipazione e prevenzione e denuncia delle porcate non stop di un Power locale che è un colabrodo ormai in ogni settore (e poco servono alcune rondini di più o meno eccellenza culturali o anche universitarie scientifiche). Il copia e incolla domina sovrano nelle informazioni ferraresi e la stampa official al massimo scopre con anni di ritardo (o meglio fa finta di scoprire) quel che diversi blogger da tempo denunciavano, al massimo qualche dossier non banale ma quando già i buoi sono fuggiti dalla stalla. Vecchio e ormai noioso discorso, vecchie e ormai prevedibilissime dinamiche. E appunto, anche criticare è già, nella micidiale legge dell'informazione metapolitica, ma con effetti concreti feedback politica, sempre ridondante, foraggia per vie significanti o persino di flagrante superficie, sempre e comunque l'epidemia kattokomunista. Aggiungiamo solo: come nel medioevo il popolo era vessato da regalie da parte dei Re o Duca, ora per i parcheggi a bit coin... ecco la verità... parausura persino visto che non si parla di discoteche ma della Sanità, con un Ospedale già vacillante per la sua logistica e l'incredibile in 20 e passa anni incapacità della Casta rossa local di almeno creare sovrastutture, leggi metro fantasma, ciclabili olografiche, tram almeno e media velocità, ecc. Ora le solite proteste, ma poi in cabina elettorale...nulla di nuovo probabile sotto il sole nel futuro borgo padano e nulla più multietnico di Ferrara..
Lo scandalo infinito dell'Ospedale di Cona continua a replicarsi come una vera e propria epidemia postuma. Di questi giorni la news dei parcheggi a pagamento, peraltro mica un creazionismo alla ferrarese, già previsti da contrattualità pre-esistenti da anni. E secondo il solito copione simulacro ferrarese, le solite ciarle o quasi per risolvere la questione e neutralizzare questo ennesimo scempio per la comunità ferrarese. I media stessi ferrarese, fino all'annuncio, naturalmente omertosi, altro che giornalismo d'anticipazione e prevenzione e denuncia delle porcate non stop di un Power locale che è un colabrodo ormai in ogni settore (e poco servono alcune rondini di più o meno eccellenza culturali o anche universitarie scientifiche). Il copia e incolla domina sovrano nelle informazioni ferraresi e la stampa official al massimo scopre con anni di ritardo (o meglio fa finta di scoprire) quel che diversi blogger da tempo denunciavano, al massimo qualche dossier non banale ma quando già i buoi sono fuggiti dalla stalla. Vecchio e ormai noioso discorso, vecchie e ormai prevedibilissime dinamiche. E appunto, anche criticare è già, nella micidiale legge dell'informazione metapolitica, ma con effetti concreti feedback politica, sempre ridondante, foraggia per vie significanti o persino di flagrante superficie, sempre e comunque l'epidemia kattokomunista. Aggiungiamo solo: come nel medioevo il popolo era vessato da regalie da parte dei Re o Duca, ora per i parcheggi a bit coin... ecco la verità... parausura persino visto che non si parla di discoteche ma della Sanità, con un Ospedale già vacillante per la sua logistica e l'incredibile in 20 e passa anni incapacità della Casta rossa local di almeno creare sovrastutture, leggi metro fantasma, ciclabili olografiche, tram almeno e media velocità, ecc. Ora le solite proteste, ma poi in cabina elettorale...nulla di nuovo probabile sotto il sole nel futuro borgo padano e nulla più multietnico di Ferrara..