Noi tutti abbiamo un'idea almeno approssimativa di cosa si intenda per "l'Arte" anche se, probabilmente, ogni definizione sarebbe un po' diversa dall'altra. Ma cosa possiamo intendere pensando a un'utilizzazione non soltanto estetica del mezzo artistico? Insomma, potrebbe esserci un'altra parte meno considerata dell'arte? Un suo rovescio della medaglia, una parte nascosta? In realtà l'arte, dalla notte dei tempi è stata utilizzata come un vero e proprio linguaggio visivo e come il mezzo di un processo curativo. L'immagine è sempre servita a descrivere, definire, enfatizzare, sottintendere, spiegare la realtà che ci circonda e allo stesso tempo è in grado di lenire, rassicurare, equilibrare o disequilibrare, inquietare o rasserenare, esorcizzare… Perciò il libro, parla dell'arte come terapia, quindi della professione dell'arteterapeuta così come si è evoluta negli ultimi anni, specificatamente in riferimento alla situazione italiana, ai profili possibili, alle problematiche, caratteristiche del ruolo, alle sue molteplici dinamiche, agli scenari futuri. Una seconda parte si occupa dell'arterapia applicata alla relazione educativa, con particolare attenzione al mondo della scuola. In riferimento soprattutto a interventi mirati alla prevenzione del disagio e all'attivazione della motivazione. Mentre una terza parte si occupa dell'utilizzo e della funzione dei materiali artistici e a come "dar forma" alla relazione d'aiuto; con particolare attenzione ai materiali plastici, costruttivi e scultorei, dunque all'elaborazione di elementi tridimensionali, tramite patterns figurativi e non figurativi. Si è cercato di articolare un testo divulgativo e comprensibile anche per i non addetti ai lavori, alternando parti descrittive ad approfondimenti; con schede di laboratori descrittive e progetti, comprensibili e utilizzabili concretamente nella realtà. Il libro potrà interessare a professionisti e non, come genitori, insegnanti, educatori, terapisti, operatori sociali- sanitari- assistenziali, artisti e interessati al mondo dell'arte, alla comunicazione visiva e, naturalmente, a semplici curiosi. |