Solite opposizioni in salsa ferrarese?

Ormai pochi mesi per le elezioni comunali e  per finalmente una svolta a Ferrara  neopopolare o populista o anti/post politica alla luce del trend nazionale e della fine della sinistra...  Sia ben chiaro,  già il nuovo governo vacilla per certo grillismo new age che sempre inquina la news postweb dei 5 Stelle stessi, leggi politica sui vaccini antiscientifica e grandi opere demonizzate stile centri sociali  (leggi TAV ecc.), quindi anche chi vede con simpatia il nuovo governo (bene la Lega sui migranti...ecc.), dovrebbe ragionare con l'abc  vero della nuova politica post cattocomunista: ovvero dopo la fine della politica e  una volta per tutte presupporre sempre che la miglior politica , visto il livello storico dei politici, è solo minimale e che i politici van sempre visti per quello che sono, soggetti sempre mai da mitizzare ma da monitorare...

Premesso questo incipit.... va da sé che  alla luce di certo già andazzo local tra le opposizioni, Ferrara, speciale anche per la sua nota storia politica di non alternanza e per la presenza di una Rete filo sinistroide di consenso e cemento comunitario, spesso tacita, ancora potente, sondaggi o non sondaggi sempre relativi, rischia di vedere ancora in futuro la fu sinistra al potere, possibile nicchia , mentre altrove il PD sparisce...

Da sempre le opposizioni a Ferrara non fanno squadra, riassumendo,  ma risultano ambigue e si suicidano con polemiche "interne"  per carattere ferrarese poco sinergico e tardocontadino e in fondo per debole altitudine conoscitiva,  spesso Ferrara è solo un villaggio ancora tribale, la non logica è quella di una intera città ovattata e si ciarla sempre in "famiglia".

Qualsiasi  relativissima (ma il convento è questo) altitudine dì'opposizione neppure dovrebbe discutere una Rete tacitamente almeno unita tra Lega, 5 Stelle, Fratelli d'Italia e Gol, lasciando perdere Forza Italia come il PD in via di estinzione:  già dall'autunno dovrebbero essere trasparenti eventuali candidati sindaci autorevoli, poco importa di quale opposizione e  nomi di possibili futuri assessori altrettanto autorevoli, ma dubitiamo..: la sensazione è di un probabile prossimo ancora stucchevole attendismo e di una corsa politichese con nuovi amici degli amici in pole positions. 

Nulla di  strano quindi che Leghisti e Fratelli d'Italia polemizzino sui migranti per questioni non di contenuti (entrambi concordano per svolte anche locali alla Salvini più o meno) ma quasi tecniche o che nei 5 Stelle l'ala originaria sinistroide polemizzi  con quella già vincente in Consiglio comunale  e  tanti altri segnali simili in generale. 

Nulla di strano che  ancora e oppure qua a Ferrara ci si illuda di coinvolgere Forza Italia, nella sostanza all'opposizione nazionale con il PD!!!, ignorando che certo moderatismo è proprio quel politichese che gli elettori non sopportano più premiando invece e giustamente certo radicalismo.

Stiamo remando conto, proprio noi da sempre a modo nostro e a livello metapolitico, mai per scelta militante, contro il fu cattocomunismo locale e non solo? Non crediamo proprio, questo è lo stile alto conoscitivo necessario per superare la fine della politica e del politichese e i politici, anche quelli oggi di maggiore audience, semplicemente dovrebbero evolversi, aprirsi sul serio alla società civile:  altrimenti sempre salutare in ogni caso  qualche svolta anche a Ferrara ma dopo, senza tale evoluzione locale e capacità fin dall'autunno di fare team e sinergie evolute tra le opposizioni,  poche illusioni: potrebbero cambiare stregoni e tam tam locali, ma sarebbero ancora - anche con il PD sconfitto e estinto - soprattutto  segnali di fumo...


Roby Guerra, futurologo  

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