Ferrara, riqualificano tutto, tranne la Banlieue dei loro amici migranti!



Da alcuni anni Ferrara, ex isola felice, è in allarme rosso per la sicurezza. Una pluriennale politica filo migranti ha generato una situazione incredibile nell'area della Stazione Centrale (davvero geniale come biglietto da visita per una città d'arte) e dei fu Grattacieli modernisti (quasi 2 torri gemelle local, speriamo non se ne accorgano mai altrove..), ormai una cloaca a cielo aperto. E manco fossimo a Roma, un semplice quartierino. 

Fino allo scorso anno, il PD local era negazionista, parlavano solo di razzismo dei residenti e delle opposizioni che denunciavano il degrado esponenziale come una epidemia, di mere Percezioni. Poi i fatti e il reale si sono per forza di verità virtualmente imposti: a parole promesse di riqualificazione e di nuova politica della sicurezza, nei fatti Ferrara è capitale dell'accoglienza indiscriminata. Persa nell'astrazione delle nostalgie rinascimentali e del mito dell'arte. Eccellenze ci sono, ma sono vanificate dalla gestione panem et circenses prevalente, da un turismo mordi e fuggi per servizi a volte solo discreti ma con costi generali tipo Venezia o Firenze... Poi ogni anno Il Giornale dell'Arte o Il Sole 24 ore comunicano i dati reali, sviluppo zero o  + O, 1, la città naviga a vista e senza cambiamenti di rotta è destinata in appena due generazioni a diventare un borgo multietnico, con i ferraresi giovani che se ne vanno, Ferrara non a caso è già capitale della terza età!

Con il ferrarese Franceschini alla Cultura con il governo Renzi, ora, nonostante quel che viene sbandierato, nessuna autocritica reale (in perfetto stile soviet): durante la caduta del Muro di Berlino, il Paradiso dei Lavoratori sovietico era contemporaneamente in parata militare celebrativa del Patto di Varsavia, più o meno.

Ecco a Ferrara continuano a sopravvalutare la cultura e l'arte come turismo e sviluppo, mentre il buco nero, rosso, naturalmente, è la diagnosi REALE, a dispetto, ribadiamo anche di certe eccellenze (la mostra stessa splendida dell'Ariosto attualmente) nei fatti però economicamente effimere o non propulsive in modi significative (sennò i dati  globali sarebbero altri). Di più e clamoroso, compreso il daltonismo dei mezzi di informazione, piùo meno tutti filo governativi locali, l'effetto Franceschini... è un grande simulacro finale.

Oltre alla Zona GAD  occupata abusivamente ormai da migranti con la polizia inerme e  senza mezzi, per buona o cattiva fede del PD local Power (tra business migranti e umanitarismo dogmatico del pensiero unico, mentre appunto molti ferraresi vivono in condizioni precarie e svantaggiati), altra area a rischio e comunque simbolo del degrado post integrazione velleitaria è il Mausoleo cosiddetto Palaspecchi.

Nato con profumi  3 mafiosi, mai utilizzato: le opposizioni e il leghista Nicola Lodi (detto Naomo) in primis denunciano costantemente (tra querele e controquerele)  la follia urbana di una struttura gigante anche pericolosa per i residenti, occupata anche abusivamente e nei fatti, nonostante mille proclami pluriennali PD sempre appunto una cattedrale nel deserto. 

Ebbene dopo Franceschini, sono annunciati e arrivano milioni e milioni di euro per riqualificare dicono certa area prossima anche alla Zona GAG (quartiere GIardino e area Darsena City con un altro mausoleo ampio almeno ancora funzionante, ma non ogni altro progetto previsto adiacente, e fortemente in crisi); altri milioni di Euro per fare partire sul serio Il Museo Ebraico o MEIS, esistente da diversi anni che sembra una cabala filastrocca in tal senso. Sempre incompiuto, presunto grande polo per la cultura ebraica a Ferrara. Lo facessero una grande prospettiva, ma fa a pugni con il buonismo local filo musulmano-almeno - noi siamo oggettivi- qua a Ferrara tranquilli (Ma è solo la prima generazione..) o comunque di certi strati pseudointellettuali della città dichiaratamente anti Israele e filo Palestinesi, soliti Centri Sociali ma non solo.  Oppure fondi per rigenerare il Castello Estense con nuovi orizzonti turistici.

Scenari anche auspicabili, come pure magari la Spal in Serie A (ora tornata in B), o Chiese e Edifici pubblici in lifting post sisma, ma pare una politica schizofrenica...

Le politiche complementari contro il degrado delle aree hot di Ferrara, dello sviluppo economico diverso e potenziante rispetto al sempre timido trend artistico, sembrano fantasie delle opposizioni. Comprese grandi opere sinergiche pubblico-privato per la messa in sicurezza- norme antisismiche la città intera, Ferrara è sempre a rischio, almeno il 70% delle strutture e residenze private!

Dopo Franceschini insomma arrivano milioni e milioni di euro, ma zero o quasi per le priorità fondamentali.  Mentre il PD insiste per riqualificare, qua non si sa con quali bit coin proprio il Palaspecchi che andrebbe semplicemente abbattuto, ma scarta l'ipotesi perchè mancano gli euro! 

Quando infine si annuncia la sosta molto tardiva di Italo, in una stazione appunto da terzo mondo.  Mentre bastava convogliare molti fondi (compresi quelli per il business migranti) nell'area dead zone .. della GAD e della stazione stessa per una grande opera e cantierizzare quindi per una decina d'anni tutto quel microterritorio... 

Per forza le risorse migranti invasori dell'area si disperderebbero. Altrove? Mica sarebbe facile rifare il loro palinsesto criminoso altrove in città in poche mosse.

Una diversa politica preventiva, quella mai fatta anni fa, sarebbe fattibile.

Ma insomma, o come l'ultimo Politburò di cui prima o come il Re Sole è tempo di brioches per i ferraresi suddditi, indubbiamente troppi e per palese interesse (artisti e intellettuali  di regime in esubero inclusi) - diretto o indiretto- beoti e incoscienti....