Redazione D'Annunzio sprimaccia i cuscini perché Lei possa lasciare l'impronta del proprio corpo, i tappeti addirittura l'aspettano per essere calpestati dal suo piede e l'aria poi… la Marchese la incensa e la incendia l'aria, stende lenzuola di seta e serve il vino in calici di cristallo — il vetro "…", ma il cristallo tinne —. È architettura gotica, leggera, verticale, con figure complesse la poesia di Marchese, è ga – rēdan (dal gotico) ossia "aver cura" del dettaglio. Poi finalmente arriva Lei —" Il viso della bruna donna e Madonna, alfine, gli appare. — Da tacchi a spillo – "Scrivo t, amo" Ma chi è la donna della Marchese? È Madonna, nobile e devota, geisha, Fiore di Kadupul che sboccia ogni notte per il proprio uomo, è fanciullina, ilare, Sherazade, è cura… ma è anche demone, lunatica, felina, sensuale, instabile, salace, misteriosa; lei stessa chiede — Ange or demon ?— prendendo per mano l...