“La Zona Morta” nasce all’inizio del 1990 come fanzine del fantastico e chiuse alla fine del 1991. Nel 2007, la rivista risorge, ma come webzine cui seguirà “La Zona Morta Magazine”. Recentemente una nuova svolta e Davide Longoni, il curatore di questa iniziativa, decide di avviare una collaborazione con le Edizioni Scudo. Prima di partire con i nuovi numeri di “La Zona Morta Magazine”, abbiamo deciso di ricapitolare il passato, anche per i lettori di Edizioni Scudo, con l’iniziativa “Archivi”, che raccoglie tutti i vecchi numeri “(dallo 0 al 26) divisi in cinque volumi tematici: I Saggi, Personaggi, Le Recensioni, I Racconti, I Trofei. In questo numero, quindi, vedremo una raccolta dei Saggi di un certo respiro, che interesseranno la narrativa del fantastico così come la cinematografia, ma anche argomenti di interesse scientifico, storico ed archeologico.
Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...