P. Casalini, geopolitico: L' intelligenza artificiale e il senso dell' umano. Quali frontiere?



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Da: Pierluigi Casalino <pierluigicasalino49@gmail.com>
Date: lun 7 ott 2024 alle ore 19:06
Subject: L' intelligenza artificiale e il senso dell' umano. Quali frontiere?
To: ROBERTO GUERRA <guerra.roby@gmail.com>

L' intelligenza artificiale e il senso dell' umano. Quali frontiere?



Nel suo ultimo libro lo scienziato Ray Kurzweil racconta come l' Intelligenza Artificiale trasformerà l' umano dai modelli tradizionali a quelli più avanzati, compreso l' allungamento della vita. Sempre Kurzweil ci annuncia che l' Intelligenza Artificiale raggiungerà il livello umano addirittura entro il 2929, generando un cambiamento radicale. Una visione, questa, apparentemente bizzarra, se non quasi distopica, ma sicuramente credibile al punto che è stata accolta con preoccupazione e allarme. Il fatto che tutti i concetti su cui facciamo affidamento per dare un senso alla vita, al ciclo umano e ai nostri diversi modelli anche pratici non sarebbe in sé un male se fosse incanalato in un contesto equilibrato del rapporto tra l'uomo e la macchina, per evitare mostruose ed invasive distorsioni della sensibilità. Se, non infatti, da un lato l'intelligenza artificiale consente di generare rapidamente un nuovo tipo di minacce sofisticate e personalizzare, dall' altro, però, consente di aiutare a rafforzare le difese digitali. In tal senso si vanno sviluppando approcci originali che limitino le fughe in avanti, pericolose per l' autonomia dell' uomo e soprattutto per la sua libertà. L' intelligenza artificiale sarà certo in grado di rilevare e rispondere in tempo reale agli attacchi cyber, oltre a scoprire velocemente i percorsi patologici e di arrestarli, garantendo un livello di difesa della salute mai visto prima. Sarà sempre l' uomo con la sua insuperabile capacità di guida e di governo dell' intelligenza artificiale, creando processi tali da eliminare le possibili allucinazioni della intelligenza artificiale generativa, anche se tali processi rischiano di assomigliare al tentativo di separare l'idrogeno dall'acqua. Un discorso questo, ma non solo questo, che ci pone di fronte agli interrogativi sull'impatto etico della tecnologia emergente. Migliorare quindi l'affidabilità dell' intelligenza artificiale diventa un imperativo non più rinviabile e che non ci conduca inconsapevolmente verso esperimenti ed esperienze contro natura. 
Casalino Pierluigi 
 
 

 


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Roberto Guerra