Ferrara, Monica Farnetti e Cristina Campo... (Heliopolis)

Rivista Heliopolis 2023
da Cristina Campo Il mondo tra visibile e invisibile Autori Vari
rec. di Giovanni Sessa (Mimesis, 2023)


Cristina Campo è una delle voci di pensiero poetico più importanti del Novecento. Negli ultimi anni la sua figura, per certi versi estranea a qualsiasi definizione di genere, è tornata al centro del dibattito culturale italiano. Questo volume intende riaprire la domanda sul pensiero inquieto dell'autrice attraverso i contributi di alcune e alcuni dei suoi più attenti studiosi. Il volume è orientato dall'idea, centrale nel pensiero di Campo, che la fedeltà alla realtà precisa del visibile permetta uno spostamento di prospettiva, per il quale l'invisibile diviene la trama significante del reale. da IBS

ESTRATTO ART. di G. Sessa (da Heliopolis)
Cristina Campo, alias Vittoria Guerrini, è latrice di preziosa singolarità nel panorama intellettuale del Novecento, eccedente rispetto a tutti gli "ismi" che si sono succeduti nella recente storia culturale italiana. Per la sua "attuale inattualità" può essere considerata, per usare il titolo di un suo volume, un'imperdonabile.   Lo è stata, in quanto la "poetica" che ha prodotto contraddice in modo radicale i disvalori sui quali la modernità ha fondato se stessa, senza, con ciò, dar luogo a nostalgie regressive.   Tale tesi trova conferma in un volume che raccoglie le relazioni presentate al Convegno di studi sul suo pensiero, tenutosi all'Università di Verona, il 7 giugno 2022.   Si tratta di AA.VV., Cristina Campo. Il senso preciso delle cose tra visibile e invisibile, comparso nel catalogo Mimesis per la cura di Chiara Zamboni (per ordini: mimesis@mimesisedizioni.it, pp. 119, euro 12,00).   La curatrice individua il fil rouge che attraversa i testi della silloge nella: «fedeltà alla realtà precisa del visibile che permette lo spostamento […] dello sguardo per il quale […] l'invisibile diventa l'autentica trama significante della realtà» (p. 7)

.......Monica Farnetti si intrattiene sull'interesse della nostra autrice per la poetessa Gaspara Stampa, le cui liriche d'amore sono sostenute da vera e propria venerazione per la dimensione creaturale dell'uomo.  Da esse si evince lo stretto parallelismo tra amore carnale e unione spirituale con Dio, oltre alla necessità che l'anima "in cerca": «continui ad amare a vuoto […] Allora viene il giorno in cui Dio le si mostra e le rivela la bellezza del mondo» (p. 47), come accade nelle fiabe.
 
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