Pierluigi Casalino: La battaglia di civiltà e di intelligenza contro il revisionismo storico.



---------- Forwarded message ---------
Da: Pierluigi Casalino <pierluigicasalino49@gmail.com>
 


Da qualche tempo ampi e poco riflessivi settori di pubblica opinione portano avanti sciocche teorie intese a cambiare la Storia nel nome del politicamente corretto o dell'affermazione di ambienti etnici e sociali ritenuti non abbastanza celebrati. Premesso che tali rivendicazioni dimenticano i contributi forniti veramente da personaggi ché pur non originari della cultura e delle istituzioni occidentali ne hanno illustrato le glorie grazie al loro nome. Lasciamo perdere i recenti esempi di cancel culture emersi nelle celebrazioni dantesche o il vano agitarsi di quanti pretendono di leggere gli eventi del passato con la visione di oggi in modo astorico ed acritico. Sorvoliamo anche sulle mode di parlare sempre e superficialmente di cambiamenti climatici, senza ricordare che scenari simili alle condizioni estreme di molti attuali fenomeni si sono già verificati nel tempo. Basta studiare lo spostarsi verso nord delle colture dell'olivo e della vigna. Una delle polemiche fuorvianti che recentemente hanno toccato il mondo della Storia è stato quello della pelle di Cleopatra. Nell'intento di sottolineare un maggior apporto dell'Africa alla civiltà si è inventato che Cleopatra era di colore: circostanza ridicola dato che la regina d'Egitto era di famiglia greca e che anche scarse tra gli antichi egizi erano le influenze di etnie non europoidi. Invece, come detto, di perdersi in queste masturbazioni mentali, perché non ricordare, ad esempio, Apuleio, Ibn Rushd, Ibn Khaldun, Sant'Agostino punicoberberi, o imperatori romani africani o altre figure ancora maggiori di quel continente che hanno svolto un ruolo di prima grandezza, pur esprimendosi in ambienti diversi. Il revisionismo storico rischia di creare mostri come sta avvenendo in Russia, dove Putin riscrive i manuali di storia delle scuole, bollando Gorbaciov come traditore ed esaltando la Grande Russia al pari delle esperienze di Mussolini e di Hitler che  rilanciarono i miti della razza. Contro questa deriva sconsiderata occorre dunque un sussulto di intelligenza, che porti alla sconfitta della cattiva coscienza che avvelena la civiltà.
Casalino Pierluigi 


--
Roberto Guerra