In questi giorni ho letto gente – gente per cui tremila copie in tre mesi sono un obiettivo ambizioso – sbruffoneggiare dicendo che il generale incontinente le sue memorie se l'è dovute pubblicare perché non ha trovato uno straccio di editore. Gente che prende l'otto per cento di royalties da editori che ai suoi libri neanche tolgono i refusi si sente superiore a uno che ha fatto l'unica cosa ragionevole e non complessata che si possa fare scrivendo un libro oggi: darlo ad Amazon, che ti lascia il settanta per cento del prezzo di copertina.
L'ultima volta che ho fatto questa conversazione ho dovuto bloccare su WhatsApp un editore che mi voleva convincere, con tanto di apposite slide, che gli editori in realtà non guadagnino nulla dai nostri libri e siano generosissimi a concederci quelle miserevoli percentuali che arrivano al quindici nei casi più ricchi.........
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