di R. Guerra
Qualcosa la Meloni lo sta già facendo concretamente (Migranti, Bonus Energia ecc-) : conferma la sua ventata non ideologica dopo decenni rispetto a PD e pseudosinistre, compresi i sedicenti ormai 5 Stelle...
Ma nello stesso tempo si confermano tutti gli ostacoli prevedibili internazionali e interni.
Sui migranti ad esempio, l'inesistenza dell'Unione Europea e le ambiguità della Francia stessa, in Italia lo zeitgeist radical chic delle pseudosinistre, troppi intellettuali e artisti in malafede d'area...
Ancora i limiti strutturali di troppi ministri, alcuni ok sia ben chiaro, discutibili che sono un virus nel governo e che prima o poi se la Meloni non vuol perdere alla velocità della luce percentuali notevoli del pure recente consenso boom elettorale dovrà sostituire...
Certo trend in tal senso non positivo è già alla luce del sole....
Continuiamo a non capire (nessuno sembra parlarne nel caos ma necessario riformistico...se non certi extraprofitti a cui attingere secondo i sindacati ma da stili ideologici) per quale motivo i grandi patrimoni, non i medi, veri pur presenti in Italia non siano in primo piano come fondamentale diversamente risorsa a cui attingere in certo modo innovativo: Come una sorta di fondo sociale ma queste grandi aziende o industrie, come nell'immagine pubblica benefattori storici tipo fondazioni per intenderci: sia la loro percezione come diversamente filantropi, sia il gioco stesso dei media, mica sarebbero fondi perduti per essi; tornerebbero ex novo sul piano strettamente mediatico, persino a livello di profitti!