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Venerdì 22 maggio ore 21:00Marco VanniniEckhart: Il distacco e l'operaSabato 23 maggio ore 9:30Marco VanniniMarta era più perfetta di Maria (Eckhart)Sabato 23 maggio ore 15:30Roberto Celada BallantiReligione ed etica oggiDomenica 24 maggio ore 9:30Sabina MoserSimone Weil: essere nell'eterno per vivere il tempoMONACI BENEDETTINI VALLOMBROSANI Scarica la locandinaPer informazioni e iscrizioni b) telefonare a: 055-8071904 |
Pubblicazioni recentiJohn Henry Newman: Il destino dell'anima, Lorenzo de' Medici, pag. 128, euro 12,00. John Henry Newman (1801-1890), teologo e pastore anglicano poi sacerldote e cardinale cattolico, è uno quei personaggi che, mal compresi in vita, Così il purgatorio di Geronzio, protagonista del breve poemetto che inizia la raccolta, è un tempo di misericordia donato da Dio, una condizione in cui all'anima è data la possibilità di liberarsi completamente da ogni limite e imperfezione che le impedirebbe di godere pienamente della comunione con il Signore; e l'inferno in cui Callista, eroina del romanzo di cui pubblichiamo un brano, rifiuta di credere, non è punizione divina, bensì lo stato d'animo di chi, non avendo mai amato Dio, si trova a vivere eternamente alla Sua presenza. A completare il quadro, presentiamo, in gran parte per la prima volta nella nostra lingua, anche alcune poesie e diversi sermoni in cui il lettore potrà, tra l'altro, gustare la profonda spiritualità di Newman che, fin dall'adolescenza, si sentì avvolto dalle presenze angeliche, che considerava araldi di 'quell'altro mondo' che non è altrove, in qualche luogo mitologico, ma ci circonda, sebbene non lo vediamo, e che ai suoi finissimi sensi spirituali appariva assai più presente e meraviglioso di quello sensibile. Beatrice Iacopini ha curato la traduzione e l'apparato di note a questo volume. Studiosa di testi religiosi e mistici dell'ambito inglese, laureata in Filosofia, magistero in Scienze Religiose, insegna Religione Cattolica al Liceo Sperimentale dell'ITCS «F. Pacini» di Pistoia. Collabora con la Scuola di Teologia della Diocesi di Pistoia. Oltre ai saggi pubblicati su riviste di teologia, ha tradotto e curato la raccolta di testi di J. Gerson, La via semplice all'amore di Dio (Piemme, 1997); Etty Hillesum, Il gelsomino e la pozzanghera (Le Lettere 2018). Insieme a Sabina Moser ha scritto: Uno sguardo nuovo. Il problema del male in Etty Hillesum e Simone Weil (San Paolo, 2009) |
Enrico Suso: Il libretto della verità e i Sermoni, Lorenzo de' Medici, pag. 128, euro 12,00. Questo libro presenta il Libretto della verità e i cinque Sermoni attribuiti, pure con qualche riserva, al beato Enrico Suso (o Susone), accompagnati da una Introduzione e da note a cura di Marco Vannini. Heinrich Seuse fu frate dell'Ordine Domenicano ed operò soprattutto come predicatore tra Costanza, ove era probabilmente nato nel 1295, e il medio corso del Reno, morendo ad Ulm, sul Danubio, nel 1366. Discepolo del confratello Meister Eckhart, si adoperò per tutta la vita a difenderne l'opera e la dottrina dalle accuse di eresia, che perciò egli stesso dovette fronteggiare; con successo -peraltro - giacché godette di fama di santità già in vita e nel 1831 fu dichiarato Beato dalla Chiesa cattolica. Personaggio dal carattere dolce, ma non debole, descrisse nella sua Vita le tormentate vicende, esteriori e interiori, attraverso le quali giunse alla perfetta beatitudine dell'unione con Dio. Questa vivida autobiografia lo ha reso amabilmente vicino e caro ai lettori. Di lui ci sono rimasti numerosi scritti, sia in volgare tedesco sia in latino, che hanno avuto per secoli larghissima diffusione nell'Europa cristiana. Considerato da insigni studiosi l'opera più significativa della mistica cosiddetta renana, che ha in Eckhart, Taulero e, appunto, Suso stesso, i rappresentanti più noti, il Libretto della verità è però anche una delle più complesse. Nell'arco di poche pagine esso affronta infatti, sotto forma di dialogo, alcuni dei temi speculativamente più ardui di quella radicale esperienza religiosa, che ha segnato in modo indelebile la storia della spiritualità. In che senso si deve pensare Dio come Nulla? E in che modo l'uomo deve annichilire se stesso per farsi uno col Nulla divino? E questa unione dell'uomo con Dio fino a che punto cancella l'umanità? E, ancora, l'uomo così divinizzato è diventato impeccante, al di sopra del bene e del male, come sostengono i Fratelli del libero spirito, e come è stato imputato a Meister Eckhart? A queste e ad altre simili cruciali domande, Suso risponde facendo uso di una razionalità molto fine, in grado di distinguere e comprendere insieme, senza contraddizione, anche le cose apparentemente contrarie; così il Libretto della verità anticipa la dialettica della coincidentia oppositorum di Nicolò Cusano (e poi di Hegel), mostrando la sua intima connaturalità col cristianesimo stesso - religione della umanità e divinità di Cristo - senza la quale esso non è veramente compreso. |
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