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Vitaldo Conte : Bambole d'amore

Bambole d'amore: seduzioni e arte
VITALDO CONTE

Bambole d'amore: mie estreme seduzioni d'arte
La rosa rossa è un immaginario che può vivere anche attraverso una bambola abbandonata con le sue memorie di gioco e sogno. Le bambole d'amore costituiscono oggi il sogno-ambiente della mia camera da letto che vuole essere una narrazione d'arte del desiderio: "Le bambole (…) senza una storia alle spalle restano solo dei giocattoli" (M. Bychkova).
Vitaldo Conte



1. Tanti volti o corpi femminili, "doppiati" in statue o in bambole, hanno sedotto gli uomini di ogni tempo e i loro creatori con la malia delle loro forme e dei loro sguardi. Pigmalione rappresenta il prototipo mitico. A questo scultore greco, innamorato della propria statua così intensamente da impietosire Afrodite, gli fu concesso la possibilità di poterla amare come donna di carne. Il desiderio di "trasmutare" l'inanimato e l'irraggiungibile in un corpo-anima d'amore rappresenta una estrema seduzione per l'essere: "Una buona bambola è dotata di anima" (Marionette Owl).

2. La bambola d'amore può esprimere, per un avventuriero dell'anima, l'estrema conquista da raggiungere, poiché incarna una presenza irraggiungibile senza tempo. Ritrovo questa atmosfera nello struggente "ballo finale" del film Il Casanova di Federico Fellini, in cui il vecchio libertino veneziano si abbandona alla dolcezza del ricordo di una danza con una bambola meccanica, che aveva già incontrato in passato nella ricerca dell'estrema seduzione. Risulta una malia inebriante anche per gli occhi di Roland Barthes. Il saggista ricorda: "la snellezza, l'esilità della silhouette, come se non ci fosse che un po' di corpo sotto il vestito appiattito; i guanti consunti di seta bianca; (…) quel volto imbellettato e tuttavia personale, innocente: un che di disperatamente inerte e tuttavia di disponibile, di offerto, di amante, come di impulso angelico di buona volontà".
L'attrazione per la bambola meccanica è presente, sempre di più, nel fantastico desiderante di diverse narrazioni. Non a caso Il futurologo e politico inglese Ian Pearson ipotizza che entro il 2050 gli esseri umani avranno più rapporti sessuali con i robot che tra di loro.

3. Le bambole sono spesso usate per i rituali rossi della magia d'amore. Le bambole magiche sono diventate recentemente una mania in Thailandia, "tanto che una compagnia aerea ha deciso di accettare le prenotazioni di un posto proprio per i giocattoli. Le bambole, che sarebbero dotate di poteri straordinari (…) possono costare anche migliaia di dollari" 'La Stampa' (2016). I suoi adoratori ritengono queste bambole essere portatrici di uno "spirito vivo" che porta fortuna e benessere spirituale a chi le possiede.

4. "Ma quando ho visto Mayu nello showroom è stato un amore a prima vista" dichiara un uomo giapponese. Questa bambola è diventata l'amore esclusivo della sua vita. Lo ha indotto a rinunciare ad avere rapporti sessuali con gli essere umani, ritenendo le donne giapponesi essere diventate fredde ed egoiste. Mentre la sua bambola è sempre lì ad aspettarlo: "L'amo da impazzire e voglio stare con lei per sempre. Non posso immaginare di tornare agli esseri umani. Voglio essere sepolto con lei e portarla in paradiso".
Un altro uomo giapponese afferma: "La gente vuole sempre qualcosa da te". Il suo cuore batte viceversa quando torna a casa dalla sua bambola: "Non avrò mai più una donna reale, sono senza cuore". Questi uomini appartengono, come leggo su 'HuffPost' (2017), alla schiera crescente di giapponesi che costruiscono rapporti d'amore con bambole di plastica, oltrepassando il matrimonio e i valori tradizionali. Ogni anno circa 2.000 sex dolls sono vendute in Giappone. Molti uomini le acquistano perché ritengono che possono comunicare con loro meglio che con gli esseri umani.
Il Giappone notoriamente produce una grande quantità di bambole di diversa forma e funzione, che vogliono esprimerne la quotidianità attraversano abitudini e aspirazioni. Nel 2016 si è svolta a Roma, presso l'Istituto Giapponese di Cultura, la mostra dal titolo sintomatico Le bambole del Giappone forma di preghiera, espressione d'amore.


5. L'ideatore della prima "casa chiusa" con bambole di silicone a Parigi (2018) dichiara che l'idea l'ha avuta apprendendo da Facebook che, in alcune città europee, esistevano già dei negozi dove affittavano all'ora queste bambole per giochi sessuali. Dopo Barcellona, Parigi, Mosca e altre città è stata aperta a Torino, nel settembre 2018, la prima casa d'appuntamento con bambole gonfiabili estremamente realistiche. Questa esperienza, che ha riscosso interesse e prenotazioni immediate per mesi, si conclude in poco più di una settimana per sequestro da parte della polizia municipale a causa di alcune normative.
La tecnologia è talmente avanzata da far sembrare queste "bambole d'amore" sempre più reali. Nella loro versione deluxe sono dotate di una pelle morbida che si riscalda con il contatto di un corpo umano.

6. Come racconta Marina Bychkova: "Le bambole devono avere un significato, senza una storia alle spalle restano solo dei giocattoli". Questa designer esprime il concetto attraverso le sue preziose e accurate Bambole incantate di porcellana, tatuandone talvolta il corpo. Diventano opere d'arte che denunciano le molteplici sofferenze della donna nella realtà quotidiana. Queste bambole, pervase da una dolce malinconia, hanno come caratteristica quella di non sorridere mai. Possono diventare così presenze di inquietante seduzione.

7. Ritrovo, in un diario, il biglietto scritto da Blanche, mia antica amante segreta: "Nella stanza bianca la tua dolce bambola di carne, come tu mi hai creato, sente di appartenere all'alchimia del tuo sguardo. Mi fa ansimare in uno spazio indefinito oltre il tempo... Vorrei essere la tua rosa rossa incarnata in una bambola d'amore". La rosa rossa è un immaginario simbolico per le creazioni del desiderio. Questo può vivere anche attraverso una bambola abbandonata con le sue memorie di gioco e sogno, diventando un seduttivo oggetto/soggetto di narrazione d'arte. Come accade a La bambola della rosa rossa, la protagonista di un mio evento performativo (Atelier Montez, Roma 2018), sonorizzato all'inizio da La bambola di Patty Pravo, una canzone-simbolo degli  anni '60.

8. Nota il poeta Ugo Magnanti: "la donna e la carta hanno qualcosa in comune, come dice Vitaldo Conte, perché possono essere delle superfici 'bianche' con una profondità di accoglimento e procreazione continua, che racchiude 'dentro di sé' il segreto di ogni possibile espressione e turbamento (…). Anche il corpo di una bambola dunque, come il corpo di una donna, può essere scritto (…). E l'aspetto più interessante della bambola 'artistica', così come della scrittura sul corpo, appartiene forse proprio al suo sfuggente sconfinare fra la purezza e l'osceno, fra il desiderio e l'anomalia, fra la mercificazione e l'apologia della donna, fra la dissidenza culturale e la condivisione inconsapevole del mito della geisha".
Scrivo infatti desiderio sul corpo di una mia bambola d'amore, che incarna la sfuggente seduzione. La presento come concept d'arte in un evento sulle Bambole Seduzioni queer (Mondrian Suite, Roma 2018): è accompagnata dalla presenza di "maschere dannate". Il critico d'arte Giovanna Cavarretta scrive per questa ambientazione: «Nella sua essenza poetica, la bambola d'amore trasuda una potenza erotica che rimanda ad universi surreali, dimensioni di una sessualità ancorata ad ancestrali forze. (…) Il suo corpo è un tempio, pronto ad accogliere antichi rituali sospesi in un tempo fuori dal tempo, dimora tra cielo e terra, sogno e realtà. (…) Così dall'Oltre... la bambola incarna le dee presenti nell'Anima femminile, divenendo scrigno di un sapere antico e misterioso".
Le bambole d'amore costituiscono il sogno-ambiente della mia camera da letto come arte.

9. La bambola, essendo immune dai segni del tempo, può incarnare una seduzione ultima che ricerca l'innocenza di un gioco d'amore trasmutante. Per il filosofo Soren Kierkegaard:  "Una bambina gioca tanto con la bambola, che questa alla fine si trasforma in amante: tutta la vita della donna non è che amore".



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