Cosa ci dice sul mercato il ménage tra Mediaset, Peninsula e Vivendi


Da: Newsletter Financecommunity.it 
 


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Newsletter N° 210 del 25 settembre 2019

Cosa ci dice sul mercato il ménage tra Mediaset, Peninsula e Vivendi


di laura morelli

Le vie del Signore sono infinite. E anche quelle della finanza. Lo ha dimostrato chiaramente la scorsa settimana Mediaset, quando con un colpo a sorpresa (e da maestro) ha deciso di chiamare il fondo Peninsula per blindare l'operazione di fusione delle attività di Mediaset in Italia e in Spagna in Media for Europe e salvarla da eventuali recessi, uno su tutti quello del socio forte Vivendi, in lotta su più fronti con il Biscione.
 
Il fondo di investimento, guidato fra gli altri dagli italiani Nicola Colavito e Stefano Marsaglia, ha infatti dato la sua disponibilità ad acquistare le quote oggetto degli eventuali recessi mettendo sul piatto fino a 983 milioni di euro.
 
L'operazione è riuscita e il rischio recesso è stato disinnescato. In scacco, la media company guidata da Vincent Bollorè, il principale indiziato in un eventuale sabotaggio dell'operazione, non ha potuto far altro che rinunciare al recesso (dopo un tentativo di richiesta a Consob di posticipare il termine per il recesso al lunedì successivo, senza successo), scegliendo la strada della battaglia legale.
 
Come finirà la telenovela tra Mediaset e Vivendi è difficile dirlo, di certo però questa operazione rappresenta un esempio di ingegneria e sagacia finanziaria che ci dice anche alcune cose su come sta cambiando il mercato.
 
Una di queste è la centralità dei consulenti. Gran parte dell'operazione descritta, si dice, sia frutto della mente dei legali coinvolti nell'operazione. Il che è rilevante in un contesto come quello attuale in cui gli advisor a volte sono percepiti come una commodity, qualcosa che c'è perché ci deve essere ma che non sempre porta del valore all'interno di un'operazione. In realtà, se il consulente è bravo, e cioè sa guardare oltre l'ordinaria amministrazione, abbiamo visto che non è cosi. E quando questo valore viene fuori sul mercato è possibile assistere a operazioni nuove, fresche, destinate a creare precedenti.
 
Un altro aspetto è la crescente importanza dei private equity per le aziende. Sono  i fondi i protagonisti dell'm&a globale da qualche anno a questa parte. Nel frattempo, hanno anche iniziato a prestare soldi alle aziende e ora sono dei validi sostituti (o sparring partner) alle banche. Adesso si pongono a garanzia di potenziali recessi. E in futuro?


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