Ennesimo articolo approssimativo e distopico sul futurismo transumanista: in questo caso sul piano storico, anche nel senso di certo futuro anteriore ancora insospettato (ma nel "nostro" a più voci T.Day. Transumanesimo della vita quotidiana (Armando editore) , alcuni autori quali Bruni, Rocchio, lo stesso Foschi l'hanno persino dimostrato), l'autore ha ben focalizzato il Futuro .. in discussione, ottimamente ha evidenziato quel Julian Huxley, umanista scientifico, convenzionalmente il fondatore di certa futurologia.
Tuttavia, alla fine regredisce nel solito tecnofobismo, pseudo umanista, solito elogio dei limiti umani assolutizzati e non - come sempre- relativizzati e dinamici. Soprattutto ma - siccome anche in Italia esiste già una ampia letteratura, come spesso capita , insomma molti critici disquisiscono del transumanesimo in chiave giornalistica, ignorandola: i famosi 5 volumi editi qualche anno fa dall'AIT di Milano non esistono (tra numerosi altri)? vero e proprio, troppi critici, anafabetismo scientifico. E poco importa segnalare magari un testo mica male Cyberuomo. Dall'intelligenza artificiale all'ibrido uomo-macchina (Arianna Editrice) di Enrica Perucchietti. ma con analoghi bachi...