Da: Pierluigi Casalino
Non c'è nulla di più fragile della democrazia. L'Europa, cuore della democrazia, non sa uscire dal dramma della sua attuale crisi di identità. Tra il disinteresse (anzi la rivalsa) di Trump e il piano di Putin di assoggettarla, gli europei sono divisi, disorientati e incapaci di comprendere il senso autentico della loro missione. I vecchi demoni sono tornati, ma occorre al più ptesto ristabilire il prestigio e il primato della verità storica. Non resta che riassumere quell'ottimismo della ragione che si è infranto di fronte alle grandi sfide del presente. Rimuovere il triste passato, rivedendolo ed edulcorandolo, ci riporta al clima più cupo degli anni Trenta del XX secolo. L'Europa ha smarrito la propria anima, così faticosamente recupetata dopo il 1945 e stenta a proporsi un progetto credibile. Si rilegge la Storia in modo aberrante, snaturando i valori di un'idea che ha è stata coltivata per anni. L'amore smodato per la democrazia di tipo occidentale porta solo alla demagogia, una demagogia ancor più sfacciata e deleteria di quella del passato, finendo per fare il verso al dispotismo, dal quale l'Occidente in genere sembrava essersi definitivamente smarcato. La democrazia delle regole non è riuscita ad imporsi a causa di un malinteso senso della libertà, che nel nome di essa ovvero di una sfrenata ricerca di essa (Tocqueville) ha condotto su diverse ed opposte soluzioni, tutte peraltro controproducenti. Il vero antidoto alla morte della democrazia è dato dalla riscoperta delle ragioni profonde di un sistema che deve aprirsi alla speranza della corretta convivenza tra molti, e non di rado contrastanti, soggetti in vista di scelte condivise e solidali. Il senso autentico della democrazia è dunque questo. Un senso che ci rimanda a riflettere sui fondamentali dello stare insieme con intelligenza ed equilibrio. Valori questi ultimi consacrati dalla nostra Costituzione e che restano i punti di riferimento inalienabili per il futuro della nostra civiltà giuridica e politica. La medicina per la democrazia malata non sta nel sovvettirne i principi, ma curarne le cause, rileggendo la lezione della Storia.
Casalino Pierluigi.