Nel 1938 il New York Times scriveva che la pace era preservata e tutti pensavano, illudendosi, che Hitler fosse un gentiluomo. Poi accadde ciò che accadde. Di fronte al male il silenzio è colpevole. Nel 2008 i carri armati russi violarono i confini della Georgia, così come nel 2014 e peggio ancora nel 2022 quelli dell'Ucraina, che ora combatte per la libertà e la sua sovranità. Agli appetiti di Hitler non si fu in grado di dire no, a quelli di Putin , dopo una strategia sottile fatta di menzogne, di guerre ibride e di sabotaggi con fiumi di rubli per comprare il silenzio, non cessa di avanzare pretese assurde ed inconcepibili legate ad un revanscismo panrusso di stampo neo-sovietico che mira a dominare l' intero Vecchio Continente secondo un sogno antico. Prima che i nostri giovani siano veramente costretti ad assumere le armi, alla faccia di uno sciocco e colpevole Pacifico a senso unico e a favore del nemico, occorre che le democrazie preparino la pace con misure efficienti di difesa e di riarmo. Misure in grado di togliere ogni illusione allo zar del Cremlino e ai suoi servi che si annidano anche tra noi.