D'Annunzio, il futurismo e l'automobile femmina...


.............E così auto, treno, aeroplani e navi entrarono nello sforzo di plasmare la sua vita, rendendola straordinaria. Temi tutt'altro che polverosi, come ha sottolineato il deputato Marco Osnato, perché «per far crescere il Paese dobbiamo investire in infrastrutture e trasporti, magari non costringendo tutti ai 30 all'ora o togliendo i posteggi come Sala vorrebbe fare a Milano». Conclusioni affidate a un senatore «a vita» della destra come Alfredo Mantica che ricorda quanto spirito dannunziano ci sia stato nella strada percorsa dalla destra per arrivare al governo. Con Giorgia Meloni, una donna come l'automobile battezzata femmina da D'Annunzio solo nel 1926, scrivendo al senatore Giovanni Agnelli: perché «delle donne ha la disinvolta levità nel superare ogni scabrezza»............................................

--
Roberto Guerra