V. Conte _ Dionisismo: Poesia Follia Eros


 
Vitaldo Conte: Dionisismo: Follia Poesia Eros

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https://www.ereticamente.net/2021/06/dionisismo-follia-poesia-eros-vitaldo-conte.html

"Soltanto un pazzo! Soltanto un poeta! …
Sono io il tuo labirinto …" F. Nietzsche

Dionisismo come corpo-poema di arte-vita

Dioniso accompagna spesso le mie scritture, ispirandole sin dagli esordi anche nei titoli di alcune pubblicazioni. Un mio giovanile testo di poesia era intitolato infatti Dionisismo sincopato (Carte Segrete). Con questo libro intendevo esprimere una scrittura verbale che desiderava essere un linguaggio del corpo, anche attraverso i suoi sconfinamenti visivi e sonori, come nell'azione performativo-spettacolare. (...)

"AMAR-CI in un cumulo di corpi-catena / contorcenti da pulsioni /
(…) nella tua vulva il fiore bianco / raccolto / nel giardino delle monache / nel giorno senza santo / da un mercante di donne / ladro di fiori bianchi"

Dionisismo come Taranta, attraversando il Salento (eventi d'estate...)

Il flauto di Pan è ancora un possibile richiamo per la nostra rianimazione naturale. Prepara il ritorno di Dioniso che è atteso dai suoi fedeli d'amore. Le Baccanti sono pronte a resuscitare i suoi riti, come quelli che "celebrano" l'estate, attraverso l'estatica frenesia che incarna "la negazione di ogni limite".
L'energia magnetica della terra può richiamarci, in molteplici percorsi della vita, con i suoi richiami ancestrali. Le sue ritualità vivono ancora nella nostra memoria collettiva, anche attraversando i linguaggi della creazione. Come accade nel Salento attraverso la pizzica della Taranta. Se Dioniso è venerato soprattutto dalle donne, le tarantate possono essere considerate le menadi della Puglia. Per secoli le donne salentine sono incorse in svenimenti e smanie per il "pizzico" del ragno del Dio che danza. Il loro stato incarna una esaltazione rituale del femminile, che si avvicina a quella delle antiche baccanti, agli eccessi e invasamenti delle sacerdotesse "attraversate" dai sacri misteri.

Ho voluto ascoltare – anche come teorico e artista performativo (con lo pseudonimo di Vitaldix, mio avatar) – le energie sciamaniche e il dionisismo del Salento in eventi che ho espresso in questa terra, tra cui quelli svoltisi in estate.
Ho aspettato il solstizio d'estate, a Minervino di Lecce, attraverso un brindisi alla luna e una danza rituale, a cui hanno partecipato persone di qualunque età. Ciò avveniva davanti a un antico dolmen (Li Scusi), la costruzione votiva e funeraria edificata con lastre di pietra. La trance della danza off limits può divenire una celebrazione, che rigenera l'essere attraverso lo svuotamento mentale. Questa è presente nelle tradizioni sciamaniche, nelle danze dei sufi o in quelle estatiche dei mistici visionari.
https://www.youtube.com/watch?v=MNU4lVUlUxw

Ho ideato un rituale appuntamento "aperto", nel boschetto di Trepuzzi, svoltosi in una sera d'estate. In questo evento, inserito nel II Festival delle 'Bande a Sud', i Fedeli d'Amore accorsi (salentini ed esterni) costituivano con me una pulsionale banda in trans-mutazione che voleva celebrare, attraverso il rumore dionisiaco, un Brindisi all'Invisibile. Il suono e il movimento "si animavano" naturalmente nel buio. Mi era sembrato talvolta di scorgere, negli occhi di alcune donne che ballavano, il sorriso dell'invisibile dio.
https://www.youtube.com/watch?v=DwQtBF5Ek_U

Ho ascoltato i richiami dell'Origine come possibile Futuro in eventi di "dispersione ultima", come davanti al mare, per esprimere il suono del Ritual Rumore. La voce delle mie parole poetiche si perdeva nei rumori dell'ambiente e nei colloqui con i suoni-rumori degli strumenti atipici suonati dalle T Rose ¬– T Pertoso, L Baldieri, ecc. –, mie suonatrici dionisiache. Abbiamo partecipato, vestiti di bianco, al III Festival 'Bande a Sud' presso la Lega Navale di Casalabate, dove, alla fine dell'evento, ho lanciato nel mare una bottiglia contenente una poesia bianca.
https://www.youtube.com/watch?v=WtPMYvhH1AU

Ho ricercato una Festa Bianca e un incontro sull'Eros Rosso nello spazio aperto di una casina, sulla strada tra Magliano e Monteroni: «Nell'incanto della luna piena del misterioso parco notturno della Serrezzùla, luci, colori, ombre e bagliori s'intonano al verso cadenzato di un assiolo il cui ritmo si accorda al tam-tam dei tamburi e del suono sincopato di elementari strumenti. Eros balla e ondeggia mentre bisbiglia desideri d'amore in una calda notte d'agosto in cui esalano umori speziati di corpi danzanti e fresche fragranze di gelsomini notturni scarlatti. In questa inebriante atmosfera rossa si muovono Vitaldix T Rose» Salvatore Luperto.
https://www.youtube.com/watch?v=jnoM7GdYZFw&t=3s