Space Renaissance Domenica 18 aprile, tavola rotonda su Italia e New Space

space-renaissance-italia  per conto di Adriano V. Autino <adriano.autino 

 
 Space Renaissance Italia,

il 18 aprile, alle 16:30, si terrà una tavola rotonda, indetta da SR Italia, insieme a due gruppi facebook italiani pro-space: "Astronautica Mondiale" e "Io sto con la scienza e la tecnologia".

La tavola rotonda si terrà su Zoom, e sarà trasmessa live su Youtube.

Tema: "Italia e New Space. Lo spazio nel nuovo PNRR di Mario Draghi"

Abstract:

  • Il nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, riscritto dal Governo Draghi, destina 10 miliardi a spazio e difesa. Bruno Tabacci è stato nominato come responsabile della politica spaziale, affiancato direttamente al Presidente del Consiglio.
  • Al di là della buona notizia – lo stanziamento è circa 10 volte quanto era previsto dal precedente governo Conte II (900 milioni) – vi sono parecchie domande che meritano una risposta, e forse qualche proposta, che vorremmo sottoporre ai decisori della politica spaziale italiana.
  • Prima considerazione: 'spazio e difesa' è un'impostazione obsoleta. La new space economy è un'economia civile e non militare, nello spazio andranno lavoratori e turisti, non solo piloti dell'aeronautica militare.
  • In secondo luogo, il progetto principale – lo sviluppo di una nuova rete di satelliti di osservazione della Terra – sembra ridondante. Ci sono già tonnellate di dati raccolti dai satelliti, quindi semmai il problema è potenziare le strutture di analisi ed interpretazione dei dati, ad oggi decisamente deboli.
  • Ma la questione più importante è la seguente: come ci rapportiamo, se ci rapportiamo, con la rivoluzione industriale che è iniziata con l'avvento dei razzi riutilizzabili ad opera di Space X?
  • Sembra che Airbus, ArianeGroup e l'italiana Avio siano ancora legate ai razzi spendibili, che sono già obsoleti ora e saranno pezzi da museo a breve. SpaceX sta lanciando centinaia anzi migliaia di satelliti con il Falcon 9 parzialmente riutilizzabile, e presto entrerà in funzione la Starship, totalmente riutilizzabile. Le soluzioni europee parzialmente riutilizzabili sono solo sulla carta.
  • Ci sono, nel piano proposto dall'ASI, alcune proposte interessanti, che vorremmo capire meglio, ad esempio: mitigazione dei detriti spaziali, smart space factories, manutenzione orbitale.
  • Ma l'Italia gode di un'esperienza invidiabile in un settore complementare: quello degli habitat spaziali. Quando sarà facile andare nello spazio dovrà essere facile viverci e in questo settore l'Italia è all'avanguardia, ma dovrà anche qui cambiare paradigma, per restare al comando.
  • Consci dell'importanza di questa discussione, alcuni gruppi di Facebook hanno unito le loro forze, per dare vita ad un evento che sia capace di suonare la sveglia, e portare all'attenzione pubblica la grande sfida che abbiamo davanti: lavorare su tecnologie obsolete significa sprecare soldi. 

Co-Host:

 Panel:

  • Paolo Aresi – moderatore - scrittore di fantascienza e giornalista
  • Alberto Pannunzi – Astronautica Mondiale,  Missioni e Tecnologie Spaziali, Worldwide Group
  • Daniele Pavarin - Technology 4 innovation (T4i)
  • Stefano Antonetti - D-ORBIT, SRI
  • Emanuele Pensavalle - SRI
  • Corrado Campisi - Divulgatore
  • Riccardo Federico Pimpini - Io sto con la Scienza e la Tecnologia
  • Alberto Cavallo - Space Renaissance International (SRI), co-fondatore
  • Adriano Autino – SRI, presidente e co-fondatore

Data e ora:

Domenica 18 Aprile 2021, h 16:30 (ora italiana)

Format:

  • conversazione libera, moderata da Paolo Aresi
  • ogni partecipante pronuncia un breve intervento, max. 6-7 minuti, dando sinteticamente la propria visione del tema: cosa fa l'Italia nel settore new space, cosa potrebbe fare, quanto il PNRR di Draghi-Cingolani tiene o non tiene conto del settore e delle potenzialità;
  • non è richiesta la preparazione di presentazioni power point/pdf, se qualcuno lo desidera però potrà farne uso
  • dopo il primo giro si svolge una conversazione a ruota libera, il moderatore potrà rivolgere delle domande dirette alle persone o al panel
  • gli altri partecipanti, nel meeting Zoom oppure via Facebook, potranno porre domande, in forma scritta, nella chat