Space Renaissance: Draghi ha dato la delega per le politiche spaziali a Bruno Tabacci. 10 miliardi allo spazio nel nuovo PNRR.

Space Renaissance

Delega per le politiche spaziali a Tabacci. 10 miliardi allo spazio nel nuovo PNRR. Dov'è il new space? di Adriano V. Autino 

10 miliardi sono ora destinati a spazio e difesa nel nuovo PNRR. Bruno Tabacci è sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel governo di Mario Draghi ed ha ricevuto la delega per le politiche spaziali, che lo porteranno a guidare la sezione dedicata nell'agenda del Next Generation EU.

L'iniziativa principale è una nuova costellazione di satelliti per osservazione della Terra. Esistono già diverse infrastrutture del genere, e le priorità dovrebbero essere altre. Ci sono varie proposte ASI interessanti, come mitigazione dei detriti spaziali, smart orbital factories, manutenzione orbitale. Che parte potranno avere, di quei 10 miliardi?
Bene che nel piano ci siano adesso 10 miliardi per lo spazio, e che la strategia spaziale sia direttamente relazionata al Presidente del Consiglio. Ricordiamo che la bozza di Recovery Plan del Governo Conte II, del 9 dicembre 2020, allocava la misera somma di 900 milioni a "Space economy, costellazione satellitare e INOT".
Ma come verranno spesi questo budget 10 volte più consistente?

Leggiamo cose diverse e contrastanti, soprattutto per quanto riguarda la strategia, italiana ed europea, sui sistemi di lancio.
In questo articolo  si parla di un accordo italo-francese per lo sviluppo di sistemi di lancio riutilizzabili, nonchè di una nuova strategia ESA, orientata alla riutilizzabilità.
In tutti gli articoli finora usciti in Italia si parla invece unicamente dei nuovi lanciatori Ariane6 e VegaC, ancora 100% spendibili.
Nell'anno in cui Space X avanza a tappe forzate nello sviluppo del primo veicolo spaziale interamente riutilizzabile, e considerando l'azione dirompente che questo avanzamento porterà nell'avvio di una vera economia spaziale, abbassando enormemente i costi del trasporto Terra-Orbita sia di merci che di persone, non è pensabile che l'Europa e l'Italia rimangano ancorate e a tecnologie ormai indietro di due generazioni? (Falcon 9 e Starship).
Noi di Space Renaissance diciamo da tempo che si deve procedere al più presto non solo per ripulire l'orbita, ma anche per recuperare e riutilizzare il più possibile quei materiali, per la costruzione di infrastrutture orbitali industriali ed abitative. Manutenzione orbitale ed assemblaggio satelliti in orbita erano temi delle "Smart Space Factories", che noi di Space Renaissance Italia discutemmo nel 2018 all'INAF di Bologna, in un congresso dal titolo "Officine Orbitali, primo passo dell'espansione civile nello spazio"

Con i nuovi sistemi di trasporto 100% riutilizzabili sarà presto possibile portare tecnici in orbita ed in area cislunare a costi inferiori ad €1 milione per posto. Le officine orbitali potrebbero svolgere diverse attività industriali, con ritorni d'investimento molto remunerativi: recupero e riuso di space debris, assemblaggio satelliti, manutenzione satelliti, trasporto inter-orbitale, costruzione e manutenzione di stazioni orbitali commerciali (la NASA ha appena rilasciato un bando per progetti in tale direzione), infrastrutture sanitarie gravità zero, produzione industriale a gravità zero, ed altre.
Il tema del 2021 Space Renaissance Congress, il 3° congresso mondiale di Space Renaissance, è "The Civilian Space Development"

Il focus è la forte promozione, da qui al 2025 dello sviluppo di tecnologie abilitanti per il trasporto di civili, non particolarmente addestrati, nello spazio, e la permanenza per lunghi periodi nello spazio. Parliamo innanzitutto di protezione della vita e della salute. Ad esempio, ma non solo: veicoli spaziali interamente riutilizzabili, a basso costo, sicuri e confortevoli, bassa accelerazione, rientro sicuro in atmosfera; protezione dalle radiazioni solari e cosmiche; gravità artificiale negli habitat; ambienti verdi negli habitat.
Sono tutti temi in cui l'Italia può eccellere, considerando la grande attenzione per le persone che storicamente abbiamo nel nostro DNA culturale. Una volta che avremo le astronavi che abbatteranno i costi, saranno questi i temi sui quali si misurerà la competizione a livello planetario. Non sarebbe il caso di approfittare del Recovery Fund europeo per sviluppare progetti su questi temi strategici?
Si vedano in questo documento strategico le proposte dell'ASI per il PNRR
Questo uno dei tanti articoli di commento della nomina di Tabacci, sulle testate italiane. 
Su questi temi vorremmo sviluppare la discussione nella space community italiana, nelle prossime settimane e mesi.
Intanto siete tutti invitati a vedere il Call for Papers del Congresso, aperto fino al 31 Marzo, e presentare un vostro paper in uno dei simposi previsti.


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