Il senso di un destino incompiuto.

La vita umana è accompagnata da un brusio ininterrotto e talora da
rumori più o meno percepibili, ma incessanti, che non prevedono pause
o silenzio. Un mondo di immagini e di suoni che non ammette il vuoto
di intervalli, ma che offusca o copre il filo sottile della nostra
quotidianità, segnandola spesso in negativo: da ciò emerge per noi una
tendenza che ha il senso di un destino incompiuto. Resta la voce
effimera della recitazione di ogni giorno, che forse si trasforma in
mito, quel mito che qualcuno ricomincerà a scrivere, restituendoci la
scrittura e con essa quel talento non solo istintivo, ma compiuto che
ci consentirà di recuperare la riflessione che travalica
l'impressionante turbinio delle parole, di quelle tante parole che
sommergono la ragione, che soffocano l'intelletto e che spengono la
fantasia, che azzerano la creatività e persino l'invenzione di
qualcosa di nuovo. Una ferita a fin di bene è dunque tutto ciò, un
dramma che può farci recuperare il senso autentico del nostro destino
e non lasciarlo andare alla deriva di una giornata interrotta, e
attraversata dalla banalità.
Casalino Pierluigi, 29.11.2015