https://www.cronacacomune.it/notizie/55531/ferrara-celebra-100-anni-surrealismo.html
Questo è il sito official del Comune di Ferrara, diretto, come scritto, da certo Zangara. In questa occasione e giorni, art. intressante e speciale, su certo supposto-presunto futurismo a Ferrara negli ultimi 100 anni. Sara' forse come indicato qualche seguace, ceramente il piu recente anche Gabriele Turola (scomparso nel 1019 o lo stesso Torresi (somparso nel 2019 Certamente capace il critico d'arte L Scardino e alcuni autori indicati certo influsso storico nel secondo novecent0...lo stesso Cimicchi fan di Urania... Tuttavia, un fenomeno surrealista live un secolo fa circa ci pare eccessivo, semmai ripetiamo seguaci personali...
Nel centenario del movimento Surrealista, il critico d'arte ferrarese Lucio Scardino cura una mostra dedicata a 'Cimicchi e gli altri. Surrealismi a Ferrara (1950-1980)'. L'esposizione, inaugurata il 30 aprile, è visitabile fino a domenica 25 maggio 2025 nelle sale della Banca Mediolanum di Ferrara, con ingresso in corso Porta Reno 17 a Ferrara.
Una trentina le opere esposte in questi luminosi spazi nel cuore della città, con un affaccio panoramico su Duomo e Palazzo Municipale.
Protagonista principale è Rolando Maria Cimicchi (1924-1979) con nove dipinti ad olio su tela e un disegno a china su carta ('Il bene e il male'), che a metà degli anni Sessanta anticipa per primo gli influssi surrealisti del suo lavoro, con richiami alle cupe atmosfere nordiche. Improntate a una forma onirica di desolazione quasi extraterrestre sono invece le tele, dove - come ha sottolineato il curatore Scardino - "l'artista trasforma i luoghi ferraresi in paesaggi d'ispirazione lunare. E non a caso sono poi venuto a scoprire che aveva la collezione completa della serie di romanzi di fantascienza di Urania".
La mostra nella sala Mediolanum è integrata con opere degli altri artisti scomparsi, che a Ferrara e territori limitrofi diedero il loro contributo alla realizzazione di scenari di stampo surrealist. Si va dal mantovano Lanfranco (1920-2019), passando per Ervardo Fioravanti (1921-2012), Marco Borghi (1942-2018), Walther Jervolino (1944-2012), Antenore Magri (1907-1078), Adelchi Riccardo Mantovani (1942-2023, già celebrato da una mostra monografica al Castello Estense di Ferrara), Alberto Poli (1925-2023), Giorgio Sallustio Rossi (1891-1982), Franco Floriano Salani (1923-1993), Tito Salomoni (1928-1986), Franco Tartari (1934-1997), Antonio Torresi (1951-2012), il giocoso e colto Gabriele Turola (1945-2019), Vito Violati Tescari (1906-1979), Romano Vitali (1933-2018).
Come ha evidenziato lo studioso d'arte Francesco Franchella, "spunti paesaggistici estensi o padani non faticano ad emergere tra dimensioni oniriche e metafisiche: così Tito Salomoni, emigrato a Torino nel 1953, ha dedicato una delle sue opere migliori ai monumenti estensi (ricordando anche il San Girolamo nello studio di Antonello da Messina)". Un'opera illustrata da Scardino nella presentazione, evidenziando come su un palcoscenico a forma di scacchiera siano stati disposti frammenti architettonici, torri, statue di Ferrara, "visti come se fossero pedine di un gioco metafisicamente delineato e che coinvolge idealmente tutti gli abitanti della città estense".