Se attribuendo sempre più valore a tutto ciò che è oggettivo un giorno saremo comandati dalle macchine, che tipo di macchine saranno? Androidi o elaboratori? Comunque quelle macchine dovranno avere atteggiamenti intelligenti. Ma se le macchine hanno atteggiamenti intelligenti, sono intelligenti? E che tipo di mente deve avere una macchina per definirsi intelligente? Saprà cogliere il significato semantico delle proposizioni e potrà essere felice se programmata con l’algoritmo della felicità? Silvio Ceccato, come altri cibernetici, ha cercato di rispondere ad alcune di queste domande e nel presente volume si ripercorrono le principali tappe del percorso intrapreso nell’atmosfera della civiltà delle macchine. Ceccato riuscì nell’impresa di costruire un frammento di cervello elettro-meccanico, ma il modello matematico della felicità rimase un progetto: non sappiamo se è meglio così, in quanto i sentimenti sembrano per ora rappresentare la frontiera fra l’uomo e le macchine. https://www.amazon.it/cibernetica-italiana-macchine-attualit%C3%A0-attenzionale/dp/8899459606 molto interessante e tempestivo questo Amazon dedicat alla cibernetica italiana e al suo principale e storico personaggio, Silvio Ceccatto; poco nota questa dinamica, sebbene Ceccato ben noto anche come sociologo. Con l'invenzione tra l'altro della letterale psicologia cibernetica, cosiddetta Logonica, originale e di carattere artistico, gran contributo di Ceccato alla cibernetica italiana doc...
Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...