Catastrofismo Green?

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La "truffa" dei catastrofisti sul riscaldamento climatico

Nicola Scafetta, docente di climatologia all'Università Federico II di Napoli e autore di Clima. Basta catastrofismi, non fa sconti al report dall'Intergovernamental panel on climate change delle Nazione Unite. "È un rapporto di parte ed esageratamente pessimista – spiega il climatologo a InsideOver – basato su una selezione degli studi più allarmistici, ignorando tutto il resto della letteratura scientifica che dà un'interpretazione meno allarmante dei cambiamenti climatici e che enfatizza gli effetti naturali rispetto a quelli antropici. Il punto è che i cambiamenti climatici ci sono sempre stati e sempre ci saranno. La terra si è riscaldata di un grado dal 1900 ad oggi. E le cause di questo riscaldamento sono due: la natura, che segue cambiamenti climatici ciclici, e l'uomo. Però, la letteratura scientifica è molto chiara nell'affermare l'incertezza nel quantificare i contributi antropici. E questa incertezza non è completamente messa in risalto nel rapporto, che è di parte".

Eppure non mancherebbero le prove del carattere naturale e non "irreversibile" del riscaldamento climatico, che le narrazione dominante vorrebbe imputare unicamente all'uomo. "Come ricostruito in tantissimi studi – continua Scafetta – ci sono stati periodi con temperature molto più alte di oggi. Dall'optimum dell'Olocene al periodo romano, a quello medievale. Sono stati studiati i livelli dei ghiacciai alpini durante gli ultimi 10 mila anni e si è scoperto che il livello dei ghiacci era molto più basso di oggi. Sulle Alpi si trovano dei tronchi di albero in luoghi dove ora non cresce nulla. E questo significa che in alcuni periodi i ghiacciai erano più ristretti, la vegetazione cresceva più in alto e quindi faceva più caldo di oggi".

Ma allora le temperature record raggiunte negli ultimi giorni e gli incendi che divampano ovunque? "Bisogna stare molto attenti – avverte lo scienziato napoletano – a non confondere il clima con i fenomeni meteorologici istantanei e locali. Il clima muta su lunghe scale temporali, mentre il meteo fluttua giornalmente. Questi giorni di caldo sono dovuti alla corrente d'aria calda proveniente dal Sahara, una situazione meteorologica molto particolare e contingente. Che poi, ovviamente, può favorire gli incendi. Ma le temperature record c'entrano poco con il riscaldamento climatico

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