*photo di repertorio
Questo testo è apparso l'8 Marzo e ancora in data odierna la guerra russo ucraina continua dopo un mese circa di trattative di pace se non vane ancora incerte (quasi un eufemismo). Lo rilanciamo, in quanto la follia nel mondo continua con politici in Occidente che continuano a scherzare col fuoco, ben oltre la sacrosanta condanna della Russia di Putin, la sacrosanta solidarietà al popolo e ai profughi ucraini.
Si parla ancora di nuove sanzioni commerciali alla Russia (che sempre e nella storia si rivelano un boomerang), del premier ucraino Zelensky che invece "sponsorizzato" dai leader politici europei e dagli Usa (e dai Media...) sono regrediti a posizioni guerrafondaie con il rischio della terza mondiale, anzichè tenere davvero profili sobri e diplomatici.
Il contrario appunto dello spirito femminile e delle donne, per natura vere pacifiste... a differenza dei cosiddetti Maschi...
Estratto
Ricomincia per le donne un ancor lungo e difficile cammino per la conquista di quei diritti che oggi diamo per scontati. E sarà ancora la tragedia di una guerra a mettere alla prova la loro grande determinazione, la loro forte volontà di protagonismo di fronte agli orrori di un conflitto che entra prepotentemente tra le popolazioni civili, con i bombardamenti, le persecuzioni, le stragi. L'essersi messe direttamente in gioco, rischiando spesso anche la propria vita, fa maturare un nuovo sentimento di autostima cresciuto nella consapevolezza di essere in grado di far fronte alle sfide più difficili come individui liberi e responsabili.
Quella via all'autodeterminazione che avrebbe finalmente sancito, con il ritorno della pace, il loro sacrosanto diritto ad essere riconosciute "CITTADINE" a pieno titolo.
Fiorenza Bignozzi – Ande (Associazione Nazionale Donne Elettrici)