Lo svelamento della grande illusione cosmica che contempla il gioco delle contrapposizioni e del fluttuare irrisorio dell'esistenza, emerge in tutto il suo prismatico gioco di luci, trascolorando attraverso la chiave ermeneutica di VULA.
Ne percepiamo un fremito che cogliamo anche nella poesia di Emily Dickinson, intessuto sul sistema della metaforica metafisica seicentesca.
Come nella metafisica del notturno e dell'oscurità stregata dell'alienazione modernista che campeggia nell'opera di Djuna Barnes e del primo T.S.Eliot.
La metamorfosi della natura proteica svelata da VULA ci consente di comprendere il senso profondo del capitolo introduttivo di Moby Dick come progressione simbolica esplicita dall'idea dell'acqua a quella dell'inafferrabile essenza della vita.
Casalino Pierluigi, 20.05.2013