Che il rumore potesse e dovesse diventare musica lo aveva intuito, come si dice, in tempi non sospetti. E con largo anticipo sia rispetto a John Cage sia alla scena newyorkese (come i Sonic Youth, e Kim Gordon presto sarà al Bloom di Mezzago con un nuovo progetto). Nome e cognome Luigi Russolo, artista e musicista futurista, nato nel 1885 e morto nel 1947.
E a lui che lo spazio Heart di Vimercate (via Manin 2) dedicata il primo appuntamento della nuova stagione culturale.
Cioè una mostra e una serie di eventi dedicati al geniale inventore della musica del suono/rumore. «Il progetto di Heart - dicono gli organizzatori - pensato in occasione del centenario del Manifesto dell’Arte dei rumori, è al contempo un omaggio a un grande maestro e una riflessione tutta contemporanea sul rumore e sulla musica elettronica».
La mostra è stata realizzata da Simona Bartolena grazie alla collaborazione con Salvatore Marsiglione, direttore della MAG Marsiglione Arts Gallery di Como e vicepresidente dell’Associazione Luigi Russolo e «prevede una serie di incisioni, disegni e opere su tavola che indagano Russolo tra futurismo e produzione di matrice simbolista».
Il protagonista assoluto sarà l’Intonarumori, «il sorprendente strumento con cui Russolo ha rivoluzionato il concetto stesso di composizione musicale, presente in mostra nella ricostruzione ufficiale, realizzata dal professor Pietro Verardo e già esposta in importanti contesti internazionali» compreso il Mart, il museo di arte contemporanea di Trento e Rovereto. Dal 15 settembre, poi, gli eventi collaterali, a partire dall’inaugurazione di domenica 15 alle 18: sarà “Oscillazioni” di Heidseck (Fabrizio Matrone Matter) ed Ernesto Longobardi, «un progetto nato dalla stretta collaborazione di due artisti che da tempo sperimentano le possibilità del suono. Un tentativo di contaminazione e innesto tra suoni elettronici, drones, installazione e perfomance».