Alcuni scienziati ora credono che la Terra stia attraversando un periodo di raffreddamento che non terminerà fino alla metà del secolo, un processo che potrebbe rendere le previsioni computerizzate di riscaldamento globale catastrofico alquanto fuorvianti.
La scoperta arriva 11 mesi dopo che The Mail on Sunday aveva acceso il dibattito politico e scientifico rivelando che il riscaldamento globale si è fermato dall’inizio del 1997, un evento che le previsioni computerizzate non erano riuscite a prevedere. A marzo il tabloid inglese ha rivelato che le temperature stavano per scendere al di sotto di quanto previsto dai modelli matematici climatici “con una probabilità del 90%.”
La pausa, ormai accreditata dai maggiori centri di ricerca sul clima, è fondamentale, perché i modelli di previsione sul riscaldamento globale incombente hanno inciso sulla politica economica mondiale, ed ora le previsioni paiono incrinarsi.
Il clamore generato dalle rivelazioni di The Mail on Sunday, amplificate ormai dall’estendersi del ghiaccio artico, ha costretto la IPCC delle Nazioni Unite a convocare un comitato di crisi: l’Intergovernmental Panel on Climate Change infatti, avrebbe dovuto stendere un rapporto a cadenza settennale ad ottobre, ma, insolitamente, si riunirà invece per un pre-summit a Stoccolma alla fine di questo mese.
In un comunicato, l’IPCC rilevava che “al 95%” il riscaldamento globale ha cause umane, ma la questione è molto dibattuta. L’esperta statunitense prof.ssa Judith Curry ha dichiarato ieri che “l’incertezza cresce. E’ ormai chiaro che i modelli sono troppo sensibili all’anidride carbonica. Non capisco su quali basi l’IPCC fondi quel livello di sicurezza.” La prof.ssa Curry si basa sui cicli oceanici a lungo termine, che hanno una vasta influenza sul clima, e suggeriscono che la Terra potrebbe attraversare un periodo simile a quello intercorso tra il 1965 ed il 1975, caratterizzato in media da basse temperature..... C ART COMPL
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