2012 FUTURISMO PADANO

Il futurismo è avanguardia, non soltanto arte sperimentale. La
differenza non è a volte superflua.
Ad esempio, dna del futurismo avanguardia è analizzare sempre anche la
dimensione sociale e – quando necessario- intervenire: naturalmente
nel codice dello scandalo, della provocazione, del politicamente
scorretto, sempre maschera tuttavia di intuizioni oggettive...
sconosciute alla parallela arte e o avanguardia soltanto sperimentale.
Futurismo sociale e politico naturalmente indifferente a qualsivoglia
calcolo mediatico o opportunismo anche intellettuale, figurarsi al
sempre infame buon senso di ogni casta, popolo o opinione pubblica
inclusa.
E' cronaca ancora live ad esempio l'apparente e recente goliardata dei
pur anche rozzi leghisti padani, la pretesa, peraltro in certo modo
ottenuta, di dislocare certo potere politico romano, leggi ministeri o
“rappresentanze” a Milano, la grande sempre Milano futurista e
tradizionale... (o dalle parti di una celebre Monaca come quasi pole
position...).
Tutto il primitivismo che si vuole in Bossi e i celti padani... ma
come la Natura se ne frega del narcisismo o l'antropomorfismo degli
umani, così la boutade leghista rivela come non mai la grande
rimozione nascitura persino della Nazione Italia.
Nei fatti, al di là delle retoriche, nell'era della globalizzazione e
della planetizzazione elettronica (leggi economia globale e
Internet...), in Italia sopravvive una corazza (direbbe Reich)
nazionalistica obsoleta. Nei fatti esistono due Italie: una del
Centro-Nord che vive nel 2011...e un'altra, da Roma in giù di altra
epoca, penalizzante il decollo dell'Italia nel XXI secolo..... Senza
la zavorra del Sud, l'Italia sarebbe tra le aree geopolitiche più
avanzate d'Europa!!!
Questa realtà la sanno tutti, ma ovvio il perbenismo italiota lo
rimuove, vera e propria mistificazione culturale e mediatica, ma la
gente lo sa, anche quella del Sud...
Ebbene come Futuristi è tempo di una atomica culturale sulla
questione: proprio effetto del web è una nuova dinamica, autostrada
alineare: da un bordo la Terra come unica Nazione, dall'altro,
simultaneità e sincronicità quasi, la Terra - un tourbillon di
nazioni-villaggi elettronici, tutti i confini esistono e
contemporaneamente sono relativi o nulli, tuttavia ogni scansione
ineludibile.
Ergo, se è anacronistica certa secessione globale in Italia non lo è
affatto, ben oltre la stessa utopia federalista, una pragmatica
economica concretissima e trasparente diversificata.
L'Italia ha un motore elettrico solare del 2011 (leggi Centro-Nord) ma
la carrozzeria è del primo novecento (leggi Centro-Sud): come
qualsivoglia FIAT o FORD... ergo è necessario adeguare la carrozzeria
all'era....solare.... Ergo al Sud restano a piedi, anche in Piazza di
Spagna e nel Colosseo?
Al contrario la questione è ben diversa e domanda complessità politica
e visione futurista, futuribile.
Ma la mappa è fondamentale, vale a dire captare, ammettere la
“disillusione” come diceva Marx... riconoscere il Reale..... Esistono
differenze tecnologiche, economiche, psicosociali, culturali, mai
genetiche per essere strachiari, non oscurabili per qualsivoglia
soluzione ottimizzante anche per il Centro Sud. Tra queste
differenze, non ultima è la Reale assenza dello Stato: nel Centro-Sud
lo Stato , anche come ufficio di collocamento, è la Camorra o la
Mafia, eccetera, non ultimo proprio Roma la Capitale è centro vuoi di
complicità neppure notturne.., sia della Mafia Casta Politica tout
court. Potere romano centrale che riflette proprio certa antropologia
del centro—sud, basata, piaccia o meno, su valori primitivi e ancora
pre-moderni, scarso spirito libero, gregarismo collettivo,
incompatibili con la modernità... l'andazzo è questo. Sogno dei
romani e dei meridionali è lo Stato Assistenziale, piramidale in senso
ancora feudale, non la libera creatività ed espansione della
meritocrazia e dalla competenza individuale fondamentale per qualunque
comunità degna del nostro tempo. Il centro Nord non è la Sylicon
Valley ma almeno lo spirito e la rotta sono la modernità e il futuro,
come riconosciuto ovunque nel mondo e anche in Italia.., Milano come
città moderna e italiana per eccellenza (come simbolo del centro nord
stesso).
E' pertanto necessario- in pratica- un doppio ministero dell'economia
per due business plan diversificati, con anche se necessario, leggi
diverse strettamente economiche, destinati, partendo dal Reale,
affrancando definitivamente il Centro-Nord dalla zavorra del Sud,
tagliando al Centro Sud ogni risorsa ed alibi assistenziale (in linea
di principio oggi, non dogmaticamente...), a colmare gradualmente e
nel futuro prossimo lo iato globale attuale, finanche, con economie
mirate ad hoc, poi verso una auspicabile nuova convergenza,
Qua gli scenari che auspichiamo sono meramente succinti e virtuali, ma
alcuni punti, oltre alla Mappa del Reale ...di cui prima, sono già
evidenti, alla luce sia della geopolitica, sia della psicologia
sociale o etnico-culturale, viste sempre in senso dinamico, non
banalmente genetico vetero-razzista (tanto per essere chiari!): il
Centro-Nord si baserà sulla Tecnologia, l'Impresa “hard” e la piccola
media impresa regionali, la cultura di massa storico popolare o nepop
e d'avanguardia futuribile; sull'automazione delle fabbriche, la
graduale dislocazione dei lavoratori superflui in aree civili
d'interesse collettivo e delle comunità. Ovvio .. storia, arte e
turismo, agricoltura e sport incluse, viste finalmente come imprese
della conoscenza e dell'educazione intellettuale, seria e
divertente....
Il Centro-Sud prevederà innanzitutto, una fase di assoluta azione
d'igiene pubblica: la sospensione di certo garantismo che favorisce
Mafia e Camorra, uno stato relativamente marziale e leggi
relativamente speciali e provvisorie per terminare senza se e senza
ma Camorra, Mafia e simili.
Stop inoltre all'industria “hard” pesante non adatta ai lavoratori
meridionali, legittimamente per questioni psicogeografiche non più
sottovalutabili. Largo sviluppo invece all'industria soft, all'energia
solare e alternativa, alla storia, l'archeologia, il turismo, inclusi
agricoltura e sport, come -idem-imprese della conoscenza, alla mai
decollata straordinaria archeocultura e arte mediterranea.... piccole
medie imprese griffate spesso da tale imprinting storico, localistico,
eccetera...
Inoltre, come in Olanda: Milano capitale amministrativa, decisionale;
Roma capitale culturale e spirituale; una sola Camera, niente Senato.
Napoli, per motivi evidenti a tutti, vice-capitale decentrata per
gestire la differenza meridionale in loco privilegiato in certo
senso... E supefederalismo ovunque, ma con vincoli molto elevati in
termini di referendum popolari su temi tecnoscentifici e di sviluppo
che non possono più, nell'era della scienza, essere dipendenti dalle
idiosincrasie e dalle paure di qualche villaggio o microarea
superstiziosa (leggi TAV in Val di Susa o termovalorizzatori in
Campania...).
La gente deve decidere se desidera il progresso e il benessere e la
libertà (che discende molto pragmaticamente da ciò e non da periodiche
raccolte differenziate velleitarie di utopie neoluddiste) o regredire
al primo novecento.... Ambiente ed ecologia sì, ma scientifiche, non
per le follie di qualche guru reliquia... contro certo fascismo verde
incombente (Hitler e Stalin, i più grandi cannibali sociali erano
vegetariani...).
Ecco, questi semplici ammortizzatori d'avanguardia per l'Italia del
futuro, sono perfettamente in linea con il Futurismo. Il Futurismo che
nacque a Parigi e visse, nella sua fase più rivoluzionaria, non a
caso, a Milano. Chiamiamolo provocatoriamente ora Futurismo Padano. Lo
scandalo è già evidente e lanciato, confermate?

a cura di Marco Cremonini-Neuchatel/Como