Dopo le elezioni di febbraio e l’insediamento del Governo Letta si è aperta una fase di stagnazione politica per il Paese e la continuità con le politiche liberiste europee non è stata spezzata, ma anzi mantenuta e rafforzata. L’incarico della ministra Carrozza non ha fino ad ora significato grossi cambiamenti per quanto riguarda il fronte dell’istruzione pubblica: probabilmente si aprirà la possibilità di costruire una comunicazione più efficace e produttiva sui tavoli istituzionali, ma le parole d’ordine che sono state lanciata ad inizio mandato sono ancora “meritocrazia” e “privatizzazioni”. D’altra parte, i finanziamenti individuati nel DL Istruzione sono totalmente insufficienti per recuperare gli anni di tagli indiscriminati di cui è stato vittima tutto il comparto dell’istruzione pubblica.
Il primo giorno di scuola diventa per noi il primo giorno di lotte.
Non c’è più tempo per tergiversare ed attuare misure tampone: la scuola pubblica ha bisogno di risorse ingenti e risposte strutturali ai propri problemi. Ad aprire un autunno di mobilitazioni che ancora una volta vedrà gli studenti organizzarsi per rivendicare i diritti che ci spettano, verso la manifestazione nazionale dell’11 ottobre, gli striscioni di Unione degli Studenti Ferrara daranno il benvenuto a tutti coloro che cominceranno un nuovo anno scolastico il 16 settembre in alcuni degli istituti della città (ITIS fratelli Navarra, IPSSVergani, Liceo Dosso Dossi, Liceo Carducci, Liceo Classico). A conclusione della prima giornata di lezioni (ore 13.30) un flash mob in piazza Trento Trieste porterà nelle piazze e nelle strade la campagna nazionale “Non c’è più tempo per…” ideata dall’Unione degli Studenti a livello nazionale.
Unione degli Studenti Ferrara