- *DA ECCOLANOTIZIA QUOTIDIANA
Sembrano “fuochi di artificio” per la belleza che emanano i quadri esposti nella galleria Vittoria di via Margutta di UFAGRA’ al secolo Antonio Fiore, il pittore segnino, che ha trascinato tutta la città, compreso il primo cittadino Corsi nella capitale.
Tiziana Todi, la titolare della Galleria, e il Prof . Giorgio di Genova, sfoggiavano un gillet ed una farfalla colorate proprio da UFAGRA’. Come a dire noi siamo l’arte vivente, anzi siamo coloro che indossano l’arte, quella futurista del grande artista segnino Fiore.
A vedere il futurista anche le sorelle dell’addolorata che portavano l’azzurro ricreato da Fiore nei quadri. Mai vista una folla simile che è accorsa numerosissima a portare il proprio saluto per ammirare la cosmopittura del pittore segnino.
La biografia del pittore segnino.
“Antonio Fiore, nato a Segni nel 1938, è considerato dalla critica specialistica l’erede dei futuristi dell’ultima generazione. Non si considera però un epigono del movimento marinettiano bensì un continuatore dello spirito futurista, lo stesso che gli trasmisero protagonisti dell’ultimo Futurismo con i quali ebbe rapporti intensi. Fu infatti Sante Monachesi nel 1978 ad indirizzarlo verso la ricerca post futurista f acendolo aderire al Movimento AGRÀ che aveva fondato nel 1962, battezzandolo UFAGRÀ (Universo Fiore AGRÀ). Conobbe anche Francesco Cangìullo famoso poeta parolibero futurista, che gli trasmise suggestioni per i contenuti delle prima stagione. Con Elica e Luce Balla, le figlie del Maestro del Futurismo, il pittore di Segni e la sua famiglia hanno vissuto una lunga, cordiale feconda amicizia tessuta anche fra i ricordi entusiasmanti della vicenda futurista del padre. Infine, ha avuto rapporti con Mino Delle Site e Osvaldo Peruzzi, futuristi dell’ultima generazione e, soprattutto, con Enzo Benedetto, futurista anche luì che con la Dichiarazione Futurismo Oggi del 1967 sancì la continuità ideale del Futurismo. A Fiore Benedetto lasciò idealmente il testimone della continuità dell’ideale marinettiano. Tali contatti con i futuristi sono documentati per la prima volta dalle pagine inedite di memorie scritte molti anni fa dalla moglie dell’artista, Maria Pia e riportati per la prima volta nel testo di Massimo Duranti, in occasione della grande antologica di Fiore al CERP, Centro Espositivo Rocca Paolina dì Perugia La cosmopìttura del pittore segnino viene in tale occasione ridefinita come un preciso linguaggio evolutivo dì un’idea che esplora spazi siderei non conosciuti dove l’artista immagina colori e forme fiammeggianti che fluttuano magmaticamente nel vuoto. Questa mostra presenta l’ultima produzione di Antonio Fiore e include in catalogo cronologia ragionata, bibliografia e antologia critica aggiornate con le ultime mostre ed esperienze artistiche”. Fin qui la presentazione in catalogo dove emergono le critiche di Tiziana Todi con : Passato, Presente e Futuro. Di Andrea Baffoni con: Il Canto dell’Universo nella notte Cosmica Dell’altrove Ufagrà. Di Simona Cigliana invece ha scritto: Antonio Fiore continuatore dell’avanguardia futurista, tra danza cosmica, e ritmi della Contemporaneità. Mentre il prof. Giorgio di Genova ha titolato la sua presentazione UFAGRA: Ovvero il futurista è rimasto solo lui.
Per i lettori di www.eccolanotiziaquotidiana.it un bell’autografo nella prima pagina del suo bellissimo catologo dove si racconta oggi di Ufagrà.
La mostra resterà aperta fino al 29 prossimo e nei giorni di martedì e giovedì è possibile trovare anche lo stesso grande artista italiano.
Giancarlo Flavi
http://www.eccolanotiziaquotidiana.it/?s=ANTONIO+FIORE+Ufagr%C3%A0