Ferrara, elezioni irregolari? la lunga mano del PD e Tagliani affaire?

Non accenna a placarsi la polemica nei confronti del sindaco uscente e candidato al secondo mandato Tiziano Tagliani. Dopo le aspre critiche sulla disciplina comunale per la campagna elettorale fatte dal Prc, le contestazioni del Movimento 5 Stelle sullo spazio riservato al proprio comizio, le accuse di di Francesco Rendine sulla “campagna fonica” e il banchetto abusivo di Mario Zamorani davanti al sagrato, ora 7 candidati sindaco che sfidano Tagliani danno battaglia al candidato del Pd convocando una conferenza stampa tra lo scalone del Municipio e il Volto del Cavallo per “denunciare la situazione e fare alcune proposte”.

“Tagliani è sia sindaco e quindi arbitro, sia candidato a sindaco e quindi giocatore – spiega Mario Zamorani di Un’Altra Ferrara -. Nella sua veste di arbitro crea regole che penalizzano gli altri giocatori”.


Il sindaco, dal canto suo, rispondendo alle polemiche dei grillini e alle accuse di Rendine, appare tutt’altro che preoccupato: “Le regole valgono per tutti, per la Morghen e per Rendine come per Tagliani – afferma -. Se ci si lamenta perché non c’è spazio per i comizi con la piazza piena, sono felice così. Io non mi occupo per scelta della disciplina delle elezioni e delle autorizzazioni per le quali c’è un ufficio apposito, ma se la campagna elettorale va avanti solo a suon di lamentele sugli spazi, allora avanti così, non posso chiedere di meglio”.


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