Space Art Renaissance: Intervista a Elena Cecconi

Elena Cecconi  Saturno Sound  visual poetry tributeD- Un rinascimento spaziale come opera d'arte, il progetto?
Le opere d'arte sono il mezzo per creare Rinascimento, parola che definisce un periodo storico ma anche il concetto grandissimo e meraviglioso ad esso legato,  e dare forma al nostro pensiero interiore, da cui parte ogni idea di civiltà.  Durante il prossimo congresso di Space Renaissance Italia che si terrà a Milano l'8 e 9 maggio illustrerò l'importanza del veicolo etico rappresentato dalla Musica, dalla letteratura e dall'Arte visiva,  per promuovere l'Umanità in una dimensione futura diversa,  proiettata verso lo spazio e per promuovere progetti quali l'Hyplane che rappresenta un prototipo per volare alto e non solo fisicamente. Il sogno è il primo fondamentale progetto per attuare ogni dimensione reale.

D- Pink Floyd, Tangerine Dream; Kraftwerk, David Bowie.. dal pop e l'elettronica i memi della Space Renaissance Art?
Ma tutta la musica in fondo è cosmica, persino metapitagorica?

Essendo una musicista classica ravviso sguardi musicali verso lo Spazio in Haydn, Galuppi, Verdi, Holst e molti compositori contemporanei e di musica di fantascienza,  la cui accurata ricerca evoca con profondità e contenuti importanti.  Durante il congresso ci sarà il concerto dell'Ensemble La Variazione,  tenore flauto arpa, con proposte musicali da Massenet e Verdi a Buss e Williams.  Indubbiamente anche gli artisti da lei citati hanno scritto brani suggestivi usando mezzi più recenti e molti effetti. Quello che è comunque notevole è l'interresse anche insospettabile ed invece grandissimo che la materia suscita. Lo Spazio sembra dunque il nostro habitat  e lì andiamo in modo naturale.....In questo habitat la Musica si colloca perfettamente essendo il linguaggio universale per eccellenza. Come indicato con sapienza nel meraviglioso film Incontri ravvicinati del terzo tipo.
D- Gli scienziati hanno registrato la musica del Big Bang... il primo spartito?

La nostra Terra e le onde magnetiche che ci circondano sono in grado di suggerire composizioni musicali; questa osservazione ha dato vita, ad esempio, al Maarble project che invita compositori da tutto il mondo a lasciarsi ispirare dalle magnetosfere naturali per creare composizioni dal mood spaziale. L'ipotetico suono riprodotto dal Big Bang potrebbe parlare alla nostra anima ed essere un codice universale, una sorta di linguaggio che nella sua percezione può lasciare immaginare scenari nuovi per il nostro futuro. Sembra invece un vero e proprio spartito la  registrazione dei suoni nello spazio e proveniente da vari pianeti, tra cui la Terra, effettuato  dalla NASA ed il cui risultato è a tratti stupefacente.

D- Space Renaissance Art e futurismo o fantascienza, connessioni?


 
Parte della space renaissance art affonda molte delle proprie radici nella cultura antica greca e romana. Le nostre origini psichiche trovano conforto in questo confronto ed elaborano nuove soluzioni compositive e nuove forme. Personalmente ritengo Ovidio una fonte inesauribile di spunti così come tutta la mitologia greca.

La fantascienza è il punto ideale d'incontro tra il nostro immaginario e parte di tesi scientifiche,  realizzando un prodotto artistico di grande importanza e dal necessario impatto emotivo.

a cura di Roby Guerra

La Notizah24  Roma