AI..., verso Turing 3.0!

Watson è un supercomputer di IBM reso famoso negli Stati Uniti grazie alla sua vittoria in una trasmissione televisiva fino ad allora riservata agli umani grazie all’intelligenza artificiale. I tecnici dell’IBM, un po’ per fare pubblicità al nuovo nato, hanno deciso di accettare la sfida e l’hanno vinta. Ma ora a Watson – o meglio agli ingegneri IBM che lo programmano –  interessa dimostrare che la sua versatilità gli permette di discutere su complesse questioni morali ed etiche con disinvoltura, e dando pareri sensati e basati sull’analisi di una grandissima mole di dati in molto meno tempo di quello impiegato da un umano.

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John Kelly, senior vice president at IBM Research, ha detto: “La vera domanda è: può un computer non solo rispondere a domande complesse con risposte semplici, ma anche richiedere informazioni grezze comprendere la ragione di tali informazioni e capire il contesto?”

In un video dimostrativo, al programma di intelligenza artificiale è stato infatti dato in pasto un argomento molto dibattuto come la vendita di videogiochi violenti ai minori. Al computer è stato chiesto, in base alle informazioni fornite in ingresso, se la vendita ai minori doveva o meno essere permessa.

Con l’accesso a grandi moli di informazioni digitali, Watson ha risposto in un inglese quasi perfetto delineando gli argomenti principali a favore e contro la messa al bando di tali giochi ai minorenni.

Il sistema di intelligenza artificiale ha analizzato circa quattro milioni di articoli su Wikipedia, individuando i 10 articoli più importanti. Ha poi scansionato tutte le 3.000 frasi dei 10 articoli. Poi ha valutato i pro e i contro e la polarità delle possibili motivazioni. Infine, il computer ha fornito i primi tre argomenti pro e contro più rilevanti per il tema, anche se non ha dato un giudizio definitivo sul tema. In pratica, il computer non è giunto a conclusioni.....  C  GAIA NEWS