Futurismo elettronico: Max Scordamaglia, Raw Material II (MAV records)

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****SCHEDA TECNICA



Max Scordamaglia – Raw Material II


 

http://www.movimentoparticellare.com/ http://maxscordamaglia.bandcamp.com/album/raw-material-ii


 

2013


 

 Titolo Genere Tecnica Note Riferimenti


1


Raw Material II – 01 Experimental,Noise Midi Instrument, randoM, Sei generatori di frequenza da 0 a 2 kHz e ritorno, ognuno col proprio effetto audio e sfalsati tra loro nella composizione finale di puro e solo noise. Ha un suo perchè. Frequencies have a meaning here


2


Raw Material II – 02 - Loop Experimental, Noise Midi Instrument,


Piccolo ritmo che sostiene deviazioni di frequenza multitraccia. Tre strumenti entrano piano e slittano di tono casualmente, con moderato istinto e si consumano nel finale che s’agganci al suo inizio. Loop   True loop


3


Raw Material II – 04 Experimental, Electronic AmbienT, Midi Instrument, Ritmo e synth base di sostegno, per il resto due synth e 3 bassi arpeggiati, sfalsati di una battuta ed echizzati in continuI rimandi e ripetizioni che s’incrociano, s’avvicinano invece che allontanarsi. Non mancano i livelli di volume progressivi in un sottile alternarsi.Starting from Eno-LuX  Brian Eno - Lux


4


Raw Material II – 07 – Roma   Tunnel, Experimental,Noise Midi Instrument, Samples. Campionamento romano di tunnel e veicoli echizzati, riverberati, ambiente ostile eppure ben definito. Cinque tracce, cinque loop, cinque effetti, effetti sottolineati con volumi alternati e tracce in reverse. Base ritmica di chitarre che impazziscono e ritornano. Tunnel of Rome  Kluster


 

 

..... continua


 

*Max (o Massimiliano) Scordamaglia, Raw Material II (MAV records, 2014) Il Movimento Arte Vaporizzata (sede centrale Roma, poi dislocato anche a Venezia, Torino ecc.),, nota avanguardia ciberculturale (Antonio Saccoccio, Stefano Balice, Tommaso Busatto tra i principali promotori, segnalazioni anche all’Accademia delle Belle Arti della capitale con il critico d’arte Vitaldo Conte e in Usa con Hal McGee), a livello produttivo musicale con il sottomenu MAV Records, label rigorosamente web e on line, ha recentemente prodotto di Max Scordamaglia, Raw Material II: per la cronaca uno soltanto delle ormai decine di produzioni costanti della Mav Records da un paio di anni circa.


 

Scordamaglia, anche scrittore web e promotore di suo del cosiddetto Movimento Particellare e membro attivo della parallela avanguardia netfuturista, con questo album si segnala in particolare per una operazione anche e almeno microstorico musicale brillante e innovativa, quasi una stessa microsintesi di certo trend elettronico delle ultime generazioni amanti della Musica delle Macchine.

 

L’album infatti testimonia un tappeto sonoro dis-ordinato ma incredilmente strrutturato, tra input sia provenienti dalla musica elettronica contemporanea colta e spesso criptica sia dall’ondata poi tecnopop fin dal secondo novecento ultimo, fino al moto poi perpetuo della migliore trance o industrial degli anni 2000, spesso anche di forte audience commercial, nonostante il sound ben poco suadente.

 

Al passo con gli stessi manifesti netfuturisti e dei Vaporizzatori del MAV, il sound torna spesso rumore in omaggio proprio all’anno zero futurista, l’era eroica degli intonarumori di Russolo e Pratella e Mix. Ma pure il furturismo costruttivistico di un Sostackovic con le variabili stesse meccanicistiche o macchininche, treni inclusi poi ripresi dagli stessi Kraftwerk (Trans Europe Express) e il David Bowie elettronico diStation To Station, anche il Lou Reed atipico di Metal Machine Music.. E diverse tracks di Scordamaglia propria dal sound “ferroviario” virtualmente da alcune Stations delle maggiori città italiane.


 

Oppure piu in generale, echi intenzionali e consapevoli dagli stessi Stockhausen, John Cage in altre tracks squisitamente rumoristiche anche estreme pur miracolamente amelodiche!

 

Non ultimo e qua la sorpresa, interstizi tra voli appunto rumoristi e seprimentali, alcuni brani witz ai vertici del tecnopop o delle saghe stesse cosmiche degli stessi Kraftwerk o dei Tangerine Dream o anche certo industrial tipo Tuxedo Moon.

 

Ne seganaliamo un paio: il brano III con un bip bip riff ossessivo e cibersublime, quasi una minisoundtrack dell’era digitale-informatica, la Track 12, invece vero e proprio impressionismo electro e siderale alla Brian Eno................

RobyGuerra