Ferrara, Toscano PDL sconfessa il moderato Anselmo e la farsa dell'opposizione di Destra

asino rosso 2012* Non tutti sono "ferraresi" nella cosiddetta opposizione antagonista a Ferrara.  Fin dall'inizio suonava molto atipico, al di là dell'architetto, l'opzione di un moderato per la liberazione di Ferrara da 70 anni di (catto) comunismo...   Un moderato nell'epoca della rottamazione e dell'antipolitica, un disastro mediatico anche locale. Neppure al ballottaggio. Pure figure giovani non banali mica erano latitanti...  A suo tempo Carlos Dana, poi gli stessi Cimarelli e  piu recentemente Paolo Spath..  Ebbene uno dei pochi da sempre, storicamente, mai moderato ma antagonista doc  ha tuonato contro il simulacro PDL Fratelli d'Italia e dintorni.  Onore a Toscano spirito libero!  (nota di Marco Cremonini, Como-Neuchetel).

Sono subentrato nel Consiglio comunale di Ferrara a metà dicembre 2013 e ho aderito al gruppo di Forza Italia per rispetto dei voti ricevuti, essendo stato candidato nelle liste del PdL.


Nei mesi che ho passato in Consiglio ho cercato di dare un esempio di opposizione. Molti hanno pensato che questo mio super attivismo fosse dettato dal ricercare la maggiore visibilità possibile in attesa di una prossima rielezione. No! Anche questa volta quello che mi ha ispirato è stato il rispetto della volontà di operare al meglio nel ruolo assegnatomi.

E, in quest’ottica, a fine consiliatura è giunto il momento di dire che Forza Italia, sia in campo nazionale che locale, è un’esperienza conclusa, nel peggiore dei modi.

In campo nazionale la mia analisi nulla può togliere o aggiungere a quella che circola nella pubblica opinione: un’esperienza politica basata solo su un uomo, quando questo finisce, l’unica cosa sensata è quella di prenderne atto. Finis!

In campo locale, e in particolare nella città di Ferrara, il gruppo del PdL dopo essere imploso in quattro gruppi, dopo aver collezionato più vuoti che pieni, dopo aver brillato per incapacità e assenza sui problemi, ha realizzato ancora una volta (e son passati 20 anni) il proprio “cupio dissolvi” (la vocazione a farsi escludere).

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la scelta del candidato sindaco di Ferrara. Rileggiamo insieme il percorso: la Lega e FdI sono due partiti che hanno una classe dirigente e fanno le scelte; hanno scelto anche per FI.

Le promesse per altre candidature o il cercare di ottenere il massimo possibile con pochi voti in arrivo, non potevano che operare per ridimensionare il partito con più voti sulla carta e cioè Forza Italia, come peraltro è sempre accaduto.

Questa volta il gioco è stato ancora più facile perché Forza Italia non ha organi dirigenti. Chi andava a trattare (o subire) non aveva titolo per farlo. Il risultato è stato una candidatura debole, sconosciuta, che fin dai primi momenti non ha mostrato di sapere entrare nel cuore della politica.

Oggi votare Forza Italia è inutile, dannoso e serve nella pseudo alleanza a tre solo a chi è più capace di manovrare che di ricercare il consenso. Chi riesce, e non è certo Forza Italia, tiene gli altri nell’alleanza più in basso ed ha così più forza per trattare con la sinistra.

Non a caso l’attuale sindaco Tiziano Tagliani si è detto compiaciuto della scelta del rappresentante di F.I.

E’ in arrivo un vento che spazzerà tutto?

Non credo, come direbbe Crozza quando imita Razzi. Ma una cosa è certa: “io e i miei quattro straccioni di Valmy” non voteremo e non faremo votare Forza Italia, ancora per rispetto: questa volta dell’intelligenza.   

Avv. Giuseppe Toscano, consigliere comunale Fi-Pdl   ESTENSE COM